"Roberto Saviano venga alla Buchmesse con la delegazione italiana": il commissario Mauro Mazza, ieri pomeriggio, ha provato a chiudere una polemica sempre più imbarazzante, ma lo scrittore ha risposto a stretto giro di posta con un sonoro no. "Personalmente – ha detto l’autore di Gomorra – non accetterò di essere a Francoforte con la delegazione italiana, ma accoglierò con piacere l’invito delle istituzioni culturali tedesche che hanno chiesto la mia presenza alla Buchmesse". Il caso politico-letterario dunque non si chiude, nonostante la retromarcia di Mazza, che in un’intervista a un giornale tedesco aveva giustificato l’esclusione di Saviano dalla vasta delegazione italiana con la necessità di aprire a nuove voci e in particolare "autori con opere integralmente originali".
Saviano si era sentito ostracizzato, trovando subito la solidarietà di numerosi autori, decisi a disertare la fiera tedesca in assenza dello scrittore napoletano. Mazza ha provato a rimediare e ha chiesto a Saviano, "di fronte alle reazioni e a una corale levata di scudi", di "accettare l’invito" a partecipare a uno degli incontri organizzati alla Buchmesse. Niente da fare. Il rischio figuraccia per l’Italia, ospite d’onore della Fiera, resta altissimo.