"Sono un grande fan di Garrone, Dogman è un film geniale". Rusty il selvaggio ama l’Italia, si sente per metà italiano. È italiana la donna che ama da più di 15 anni, Roberta Mastromichele: l’Italia, dice, è la sua seconda casa. Anche per questo Matt Dillon ieri è approdato in Sardegna, ospite d’onore della terza edizione di Filming Italy – Sardegna Festival, festival diretto da Tiziana Rocca. Il ragazzo della 56ª strada ha 56 anni, il sorriso gaglioffo di sempre e un fisico in grande spolvero.
Sono due i film che vedremo presto. Proxima, fantascienza sulla Stazione spaziale internazionale: "Un’esperienza infinitamente interessante: lo spazio e il futuro mi affascinano da sempre. È la storia di una astronauta interpretata da Eva Green: io sono il suo collega nello spazio", dice Matt. Il secondo film si chiama Capone, e parla del gangster più celebre della storia senza glorificarlo: "Io interpreto il suo migliore amico, un amico che forse è un fantasma, forse è la coscienza malata di un boss ormai in declino, fallito". Poi progetta da tempo un documentario, The Grand Fellove, sul grande cantante di scat cubano Francisco Fellove Valdès, fondatore del movimento "feeling". "Amo da morire quella musica e quel cantante, che sono andato a scovare prima che morisse".
g.b.