Domenica 22 Dicembre 2024
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Martedì grasso 2019, il significato della festa (e perché ci si maschera)

Curiosità sull'ultima festa di Carnevale, prima dell'inizio della Quaresima

Carnevale di Venezia 2019 (LaPresse)

Roma, 1 marzo 2019 - La festa simbolo del Carnevale 2019. È questo il martedì grasso, il giorno che precede l'inizio della Quaresima, e che quindi sancisce la fine di ogni abbuffata. Sì, perchè secondo la tradizione cristiana, ormai però abbandonata da molti, con il mercoledì delle Ceneri dovrebbe cominciare il periodo dell'astinenza da tutti quei cibi "grassi" di cui ci siamo rimpinzati nella settimana di Carnevale. Ma tutto ciò ormai è storia, e solo pochi fedeli rispettano le tradizioni e l'inizio dell'austerissima Quaresima. Adesso il martedì grasso è solo un'occasione per festeggiare il Carnevale. I bambini giocano nelle piazze, con maschere, coriandoli e bombolette spray. I più grandi approfittano del bel tempo di questi giorni per fare una passeggiata all'aperto e godersi il caldo - potremmo dire estivo - di questi giorni. Ma dietro le maschere di Carnevale e i coriandoli del Martedì grasso (spiegheremo più avanti perché è "grasso") si celano antiche storie e curiose tradizioni

CURIOSITA' -  Secondo alcune testimonianze a Venezia le tipiche maschere erano già diffuse nel XIII secolo. E durante le feste si dice che se ne faceva un uso talmente improprio e smoderato che fu necessario nel 1268 introdurre una legge proprio per limitare questa tendenza. 

PERCHE' CI SI MASCHERA - Ma perché ci si maschera a Carnevale? Per rispondere a questa domanda bisogna fare un salto molto indietro nel tempo. La maschera è sempre stata considerata un oggetto misterioso e soprattutto mistico. I popoli primitivi erano soliti travestirsi con pelli degli animali durante le cerimonie, le feste e le danze. La maschera funzionava da tramite per mettere in contatto la vita fisica con quella spirituale. Era un modo per congiungersi e ingraziarsi gli spiriti. Anche nell'Antica Roma veniva celebrato il concetto di maschera. In particolare durante i Saturnali, un ciclo di festività in onore del dio Saturno, si usava rovesciare le gerarchie sociali: gli schiavi potevano considerarsi liberi e comportarsi di conseguenza, anche deridendo i padroni e i nobili. E così accadeva anche a Venezia, dove chi indossava una maschera poteva trasgredire ogni regola, insultando tra l'altro il doge. Forse proprio per questo motivo venne introdotta la legge di cui sopra. Così anche oggi è rimasta la tradizione di mascherarsi, un po' per semplice svago, un po' per burla, in ricordo dei tempi antichi e del significato mistico e trasgressivo che ha caratterizzato la maschera. 

PERCHE' SI CHIAMA COSI' - Curioso anche sapere perché il martedì e il giovedì grasso si chiamano così. E tra parentesi, non solo in Italia: anche in Francia si usa chiamarlo "Mardi Gras", la stessa espressione con cui è conosciuto il Carnevale di New Orleans, negli Stati Uniti. Comunque, i due giorni sono "grassi" perché la parola "Carnevale", dal latino "carnem+levare", vuol dire letteralmente "eliminare la carne". Il termine, infatti, si riferiva all'inizio della Quaresima, il periodo di digiuno e astinenza in cui veniva eliminata la carne, considerata all'epoca uno dei cibi più ricchi, quasi un bene prezioso.