La NASA ha scelto il luogo dove atterrerà il prossimo rover inviato sul pianeta rosso: si tratta di un cratere vecchio 3,6 miliardi di anni e conosciuto con il nome Jazero, sede un tempo di un grande lago. Lo scopo principale della missione è "determinare se mai c'è stata vita su Marte".
IL NUOVO ROVER DELLA NASA SU MARTE
Il rover, dotato di sei ruote, è stato progettato per raccogliere campioni e inviare le analisi sulla Terra, in modo che siano studiate dagli scienziati. Secondo il programma della NASA verrà lanciato nel 2020 e atterrerà su Marte otto mesi più tardi. Quest'ultima affermazione è una speranza, più che una certezza: l'atmosfera rarefatta del pianeta rende infatti molto difficile rallentare la caduta verso la superficie e di fatto solo il 40% delle missioni inviate sul pianeta rosso sono state un successo.
In questo caso, poi, la presenza di scogliere e rocce rende ancora più complesso un atterraggio sicuro. È però vero che la tecnologia ha fatto passi in avanti e che l'area di atterraggio del 2020 sarà 50% più piccola di quella del rover Curiosity (giunto nel cratere Gale nel 2012): le variabili sono dunque ridotte in maniera sensibile.
A proposito: il rover del 2020 sarà dotato di un piccolo elicottero
PERCHÉ HANNO SCELTO IL CRATERE JAZERO?
Dopo aver analizzato circa sessanta possibili zone di atterraggio nell'arco dei cinque anni appena trascorsi, la NASA ha deciso di puntare su Jazero per le sue peculiari caratteristiche. Si tratta infatti di un cratere largo 48,2 chilometri e profondo 500 metri, che si ritiene abbia ospitato 3,6 miliardi di anni fa un lago profondo fino a 243 metri. Foto scattate dall'orbita mostrano anche il tracciato di un grande fiume che un tempo portava l'acqua al di fuori del lago (è l'immagine che apre questo articolo).
LA VITA SU MARTE
Quella di Jazero è un'area geologicamente molto ricca e interessante, che potrebbe rispondere a importanti domande sull'evoluzione di Marte e che potrebbe addirittura rivoluzionare le conoscenze finora acquisite. Là dove c'era acqua è insomma molto probabile che ci fossero forme di vita e il ritrovamento di eventuali tracce (o addirittura di fossili) rappresenterebbe una scoperta sensazionale.
Come scritto nel comunicato stampa della NASA: "L'antico sistema composto dal lago e dal delta del cratere Jazero offre molti e promettenti possibilità di campionare almeno cinque tipi di rocce, tra cui argille e carbonati che hanno un alto potenziale di preservazione di forme di vita passata".
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