Roma, 29 novembre 2024 – È l’infanzia di un leader a cui i genitori avevano insegnato a guardare oltre l’orizzonte e a lasciarsi guidare dai sogni. Ma è ancora cucciolo quando rimane orfano e deve affrontare da solo le insidie della natura e l’ostilità di chi lo considera un randagio da tenere lontano. Non Taka, però, che vede in lui quel fratello che ha sempre desiderato. Quel cucciolo si chiama Mufasa e diventerà un grande re. Mufasa: Il Re Leone è il film di Natale della Disney, dal 19 dicembre nelle sale, diretto da Barry Jenkis, premio Oscar nel 2017 per Moonlight. Con, nella versione italiana, Luca Marinelli a dare voce a Mufasa ed Elodie a Sarabi, la leonessa madre di Simba.
Trent’anni dopo Il Re Leone, arriva il prequel, girato in live action e capture (ovvero con leoni veri resi umani) che prende le mosse da quando Mufasa, ancora cucciolo, perde i genitori. "Mentre ero impegnato in questo lavoro, ho perso mia madre ed è come se questo film mi avesse preparato ad affrontare questo trauma", dice Jenkis. Che prosegue: "A Mufasa molti dicono che non potrà mai essere un leader ma questo film ci mostra come possa diventarlo anche chi parte da una condizione svantaggiata".
Per Luca Marinelli, un bel cambiamento dal Mussolini impersonato nella serie M – prossimamente su Sky – a Mufasa. "Sono un grandissimo fan del Re Leone da quando l’ho visto la prima volta a dieci anni, e ho poi continuato a vederlo tantissime volte. È stata una bellissima opportunità poter dare voce alla versione giovane del personaggio visto trent’anni fa doppiato dal grandissimo Vittorio Gassman, tra le divinità del mio personale Olimpo. Quello che ricordo di più di quella interpretazione meravigliosa, sono tutti quei momenti di grande dolcezza che per me bambino erano un balsamo. Ho cercato in qualche modo di ricrearli quando Mufasa riflette e si domanda: “Sarà giusto quello che sto facendo?“. Per me, i momenti più emozionanti".
Elodie si dice "orgogliosissima" di questa partecipazione a un film Disney. "Mai avrei immaginato di avere tutte le opportunità che mi stanno capitando in questa carriera assurda. Spero di avere fatto bene la mia parte. Doppiare è un lavoro complesso e non è il mio mestiere. Sono felicissima di avere dato la voce a Sarabi, anche se io ho sempre avuto una predilezione per gli antagonisti, per i reietti". E prosegue: "Mi sono sempre sentita un piccolo cucciolo di leone convinto che aggredire fosse il modo migliore per difendersi. Ho sempre avuto paura di non essere all’altezza, di non essere capita. Ora sto cercando di cambiare e di imparare a gestire questa paura".
Osserva Marinelli: "Dire a quel bambino che ero trent’anni fa, “andrà tutto bene“, come accade nel film, è bellissimo. E bellissimo è dirgli ancora: “Vai verso il tuo Milele“, la terra fantastica che loro vogliono trovare, e che troveranno. In qualche modo l’ho fatto, nella mia vita e nella mia carriera. Non da solo ma, come nel film, con la mia famiglia, con i compagni di lavoro".
Quasi certa tra i big di Sanremo ma anche tra le interpreti di Fuori, il nuovo film di Mario Martone, Elodie è una cantante di successo che ama mettersi alla prova anche come attrice. "In questo momento della mia vita sto studiando e sto facendo tutto quello che purtroppo non ho fatto da ragazzina. Quindi tutte le possibilità che arrivano, le abbraccio, per essere una donna risolta, per scoprirmi, per esprimermi. Ho tanto bisogno di esprimere tutto quello che, per paura, non ho espresso da giovanissima. Ho avuto tanta paura nella mia vita e nemmeno mi accorgevo di averla".