Roma, 25 gennaio 2025 - Marilyn Manson non sarà processato per le accuse di aggressioni sessuali e violenze domestiche mosse da varie donne. Una beffa per il movimento #MeToo, anche visto le giustificazioni Nathan Hochman, procuratore della contea di Los Angeles, che dopo 4 anni di indagine ha gettato la spugna per la mancanza di prove sufficienti per incriminare il cantante: "Le accuse di violenza domestica sono troppo vecchie mentre per quelle di molestie sessuali pensiamo di non essere in grado di ottenere una condanna oltre ogni ragionevole dubbio".
Tra le donne che hanno accusato di violenza domestica e molestie Brian Warner, il vero nome del musicista, c'è anche Rachel Wood, nota per la serie tv Westworld, che nel 2021 denunciò su Instagram gli abusi subiti da Manson. L'attrice aveva avuto una relazione con il rocker all’età di 18 anni, diventata pubblica nel 2007, quando la star 38enne stava divorziando dall'attrice burlesque Dita von Teese. In seguito con la Wood si separarono nel 2008 per poi sposarsi per un breve periodo nel 2010. L'attrice raccontò che Marilyn Manson l'aveva adescata quando era ancora teenager. Aveva raccontato di essere stata aggredita per la prima volta durante una scena di sesso simulato sul set del video musicale di 'Heart Shaped Glasses' nel 2007, accusandolo di aver "orrendamente abusato di lei", di averle "lavato il cervello e riducendola in sottomissione". In uno show di solidarietà con la Wood giunsero le testimonianze di altre quattro donne che sostennero di aver subito abusi sessuali, psicologici e altre forme di coercizione da Manson.
In una nota l'avvocato di Manson, Howard King, si è detto "molto soddisfatto" del fatto che, "dopo un esame approfondito e incredibilmente lungo di tutte le prove reali, il procuratore distrettuale abbia concluso ciò che sapevamo e abbiamo espresso fin dall'inizio: Brian Warner è innocente''.