dall’inviata
Barbara Berti
"Il successo di Mare fuori? Non è un successo, è un fenomeno. Abbiamo portato il napoletano fuori da Napoli e dall’Italia arrivando fino agli Stati Uniti. È per questo che siamo diventati un caso di studio". A dirlo è la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati negli studi di Fuorigrotta dove ieri si è svolta la presentazione di Mare fuori 4, l’attesissima nuova stagione disponibile su RaiPlay dal 1° febbraio con i primi sei episodi mentre l’intero box set arriverà per San Valentino (14 febbraio), data in cui la storia sarà trasmessa anche in chiaro, su Raidue.
A distanza di un anno esatto torna il romanzo popolare della Generazione Z che ha incantato l’Italia – e non solo: a luglio la serie è stata celebrata da un reportage del New York Times –, realizzando ascolti record sulle piattaforme (Netflix oltre RaiPlay) e ottimi numeri sulla tv generalista. Amori, amicizie e passioni giovanili si mescolano con quella che è la vita di strada tra bande criminali e vendette incrociate in ambienti emarginati e famiglie disfunzionali. Le storie dei detenuti dell’immaginario Ipm di Napoli, ispirato al carcere minorile di Nisida, non risparmiano le verità più crude, ma danno comunque speranza: dalle sbarre si vede il mare, la redenzione è possibile, tutti possono avere una seconda chance. "Si racconta l’ombra per spiegare la luce" è il messaggio che esce dalla presentazione di questa quarta stagione dove la parola chiave è "maturità".
"Il lavoro di tutti, dalla scrittura all’interpretazione e messa in scena, ha reso questa stagione ancora più speciale: una stagione che guarda oltre le sbarre del carcere e offre una prospettiva a questi ragazzi. Si parla di dolore, dell’importanza di separarci da una parte di noi, saperla lasciare andare per crescere" spiega Ivan Silvestrini, regista della serie prodotta da Rai Fiction e Picomedia, e nata da un’idea originale di Cristiana Farina che l’ha scritta insieme a Maurizio Careddu. Paragonando la storia a un vinile – dove il lato A contiene brani più orecchiabili e d’impatto e il B brani più profondi – secondo Silvestrini questa stagione è "come il lato B, più intenso ed emotivo di un grande racconto cominciato con l’arrivo di Rosa Ricci e il suo incontro fatale con Carmine Di Salvo". Alla presentazione napoletana Rosa, l’attrice Maria Esposito, 20 anni, è così emozionata che non trattiene le lacrime e si limita a “spoilerare“ che il suo personaggio "inizierà a ragionare con la propria testa", invece che a seguire i dettami del clan, mentre Massimiliano Caiazzo non si sottrae ai selfie con i tanti fan davanti agli studi Rai. "Il personaggio di Carmine affronterà un processo nuovo, passando da uno stato emotivo adolescenziale a uno più adulto" dice l’attore 27enne ora impegnato nella serie Netflix Storia della mia famiglia.
Anche Caiazzo, dunque, al lavoro su un altro set, come Nicolas Maupas (dal ruolo di Filippo a Noi siamo leggenda), Giacomo Giorgio (da Ciro a Doc), Valentina Romani (da Naditza all’ultimo film di Moretti) o Clara (vincitrice di Sanremo Giovani, prossimamente in gara all’Ariston): tra i tanti successi di Mare fuori c’è infatti anche quello di avere scommesso su attori ragazzini, perlopiù sconosciuti, e aver vinto. Fin dalla prima stagione è stato evidente che a fare la differenza con le altre fiction Rai non era solo la qualità della scrittura ma anche la bravura – fuori dal comune – del giovanissimo cast. Un nome su tutti: Matteo Paolillo, alias Edoardo Conte, il “playboy-poeta“ che vuole diventare boss: nella vita “vera“ oltre a fare l’attore si è affermato anche come cantautore, in tour nei mesi scorsi con le sue canzoni, comprese ‘O mar for e Origami all’alba. Pure Domenico Cuomo (Cardiotrap) è lanciatissimo: oltre a recitare in Un professore, altra serie Rai di successo, e nel film di Brando De Sica Mimì - Il principe delle tenebre. Ma al personaggio di “Cardio“ resta particolarmente legato: "Mi ha fatto capire cosa significa perdere tutto".
Un po’ meno dark delle primissime puntate e un po’ più comedy, "la quarta stagione continua a essere un racconto vero su un mondo che prima di noi la tv non raccontava" ricorda Roberto Sessa, Ceo di Picomedia, annunciando che la 5ª stagione, in fase di scrittura, uscirà a febbraio 2025 e con la Rai è già stata contrattualizzata anche la 6ª. Mentre sono all’orizzonte il remake spagnolo e l’ipotesi di quello hollywoodiano, "il film resta un obiettivo ma la priorità è la serie" sottolinea Sessa ricordando che parte del cast è anche impegnata nel musical diretto da Alessandro Siani, in tour.