L'osservazione degli abissi marini non è mai semplice, per gli scienziati: bisogna inabissarsi là dove la luce del sole non arriva e per farlo occorrono attrezzature all'avanguardia e fondi sufficienti a potersele permettere. Per questa ragione mai nessuno si era immerso a mille metri di profondità, nelle gelide acque dell'Antartide. Fino ad ora: grazie a una collaborazione fra BBC America e Alucia Productions, i documentaristi della serie TV 'Blue Planet II' hanno potuto andare là dove nessuno era mai giunto prima, scoprendo che la vita è brulicante anche in situazioni estreme.
LA VITA NELLE PROFONDITÀ MARINE
Lo speciale sommergibile utilizzato è un gioiello tecnologico e con i suoi grandi “finestrini” rappresenta la risorsa ideale per l'osservazione diretta di ciò che si nasconde molto al di sotto della superficie dell'oceano antartico. La sua costruzione è stata però fatta sulla fiducia. Come ha sottolineato Mark Taylor, team leader del sommergibile: “A essere onesti, nessuno si aspettava molto, dalla nostra immersione”, perché si riteneva che poco o nulla potesse vivere in acque così buie e fredde. Invece “siamo rimasti tutti a bocca aperta scoprendo la quantità di creature viventi che abbiamo trovato. In circa un metro quadrato c'è più vita negli abissi dell'Antartide di quanta ce ne sia nella barriera corallina australiana”.
IL VIDEO
Leggi anche:
- Google Street View con gli occhi di un cane? In Giappone si può
- Perù, un viaggio tra cibo e cocktail
- La prima volta che le lucertole hanno perso la coda
MagazineLa vita nelle profondità marine, dove nessuno è mai stato prima. Il video