Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Oceano Antartico: è allarme rosso, l'area coperta da ghiacci al minimo storico

L’ultima rilevazione ha calcolato 1,91 chilometri quadrati di superficie bianca, record negativo di sempre. E il disgelo non si ferma

Penisole di ghiacci nell'Oceano Antartico

Sempre più allarme rosso per l’Oceano Antartico: l'area coperta dai ghiacci si è infatti ridotta al minimo storico.

Secondo le rilevazioni dello statunitense National Snow and Ice Data Center (NSIDC), la superficie di ghiaccio marino dell'Antartide è recentemente calata a 1,91 milioni di chilometri quadrati, la più bassa estensione rilevata dal 1979 (anno di inizio dei controlli) a oggi. E l'effetto disgelo non pare voler finire: "Con ancora un paio di settimane di stagione di scioglimento, l'estensione dovrebbe scendere ulteriormente prima di raggiungere il minimo annuale", si legge infatti in un comunicato dello stesso NSIDC.

Sempre meno superficie ghiacciata dal 2016 a oggi

Il precedente record negativo in Antartide era stato registrato nel febbraio dello scorso anno, quando l'area di ghiaccio galleggiante nell'Oceano Antartico era scesa per la prima volta sotto i due milioni di chilometri quadrati. Ma è dal 2016 che viene rilevato un elevato tasso di scioglimento dei ghiacci, che fa temere si stia ormai affermando una progressiva e significativa tendenza alla diminuzione.

Si tratta di un problema ambientale non da poco, perché è indotto e al tempo stesso contribuisce ad accelerare il processo di riscaldamento globale: il bianco ghiaccio marino rimbalza infatti fino al 90% dell'energia solare nello spazio, ma se viene sostituito da una superficie scura e non ghiacciata, l'acqua assorbe il calore del sole in eguale misura.

Il rischio di un disastro globale

Lo scioglimento dei ghiacci marini non ha un impatto evidente sul livello del mare, perché il ghiaccio si trova già nell'acqua dell'oceano. Ma il ghiaccio marino circonda e protegge le enormi piattaforme di ghiaccio d’acqua dolce dell'Antartide, che invece possono causare un catastrofico aumento del livello del mare nel corso dei secoli se continuano a sciogliersi come in questi ultimi anni per effetto del già descritto circolo vizioso collegato al surriscaldamento globale.