Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Valeria Bruni Tedeschi nelle anticipazioni di ‘Belve’: “Droghe? Provato di tutto. Con i miei film ho ferito tante persone”

Nella puntata di stasera anche le ‘confessioni’ di Tina Cipollari ed Elena Sofia Ricci. L’intervista ‘interrotta’ a Teo Mammuccari andrà in onda senza tagli

Roma, 9 dicembre 2024 - L'intervista di Francesca Fagnani a Teo Mammucari andrà in onda in versione integrale, senza tagli, nel corso della quarta puntata di 'Belve', in onda stasera, martedì 10 dicembre in prima serata su Rai2. Lo comunica la produzione attraverso una nota. Ciò che verrà mandato in onda, dunque, è esattamente quanto accaduto in studio durante la registrazione dell'intervista, dal momento in cui il conduttore si è seduto davanti a Francesca Fagnani fino al momento in cui - una decina di minuti dopo - Mammucari ha deciso di abbandonare lo studio interrompendo il colloquio.

Ma nella puntata di stasera non ci sarà solo il breve ma intenso scambio con Mammucari, ma anche tre ospiti tutte al femminile. Francesca Fagnani intervisterà Valeria Bruni Tedeschi, Tina Cipollari ed Elena Sofia Ricci. Dopo l'intervista di Mammuccari, infatti, la conduttrice è corsa ai ripari aggiungendo alle altre due interviste già previste una terza, che era prevista per la puntata successiva.

Valeria Bruni Tedeschi: “Ho ferito tante persone con i miei film”

"Tenera, malinconica, autodistruttiva, disattenta. Da quando sono piccola mi sembra di avere un'angoscia allegra o un'allegria angosciata". Si definisce così Valeria Bruni Tedeschi nell'intervista, e parla poi del suo rapporto con le droghe. "Ho provato un po' tutto. Ho fumato, ho provato la cocaina, l'eroina, ho provato l'MDMA. Da giovane, ho provato però non ho continuato". "Con l'eroina ha rischiato" la incalza Fagnani. "Ho trovato che fosse incredibile, meraviglioso. E ho deciso di non provare mai più. Avevo un mio fidanzato che era eroinomane e che è morto di eroina e una volta l'ho provata. E ho capito" confessa l'attrice.

Sul suo lavoro, Fagnani le ricorda le parole della sorella Carla Bruni, che proprio a Belve disse di sentirsi offesa per i troppi film ispirati alla loro famiglia e per come lei era stata rappresentata. "Basta, non è sempre facile vedersi utilizzati. Il personaggio interpretato da Golino rappresentava me e mi ha turbato perché potrei essere io", disse Carla Bruni. "Si è spinta troppo in là nella rappresentazione altrui, in questo caso di Carla?" chiede la giornalista. "Ho ferito delle persone facendo i miei film - ammette Valeria - e questa è una cosa che mi che mi dispiace realmente, profondamente. Mio fratello non c'è più, però è una cosa di cui mi sento non in colpa ma mi dispiace. Ma so che per fare il mio lavoro ho bisogno della realtà e poi ho bisogno di poter farne quello che voglio, sennò non posso farlo il mio lavoro".

E quando ha messo in scena o scriveva lei ha pensato che poteva far dispiacere?" domanda Fagnani. "Delle volte sì e l'ho fatto lo stesso. Ho immaginato che loro si sarebbero potuti riconoscere e, nonostante questo, per il bisogno di una scena ho superato il dispiacere degli altri. Questo fa parte del nostro lavoro" la risposta di Bruni Tedeschi che quindi a proposito della sua famiglia, ha definito - in passato - l'amore dei suoi genitori "non convenzionale" e vissuto "in modo strambo". Il riferimento è anche al fatto che lei e Carla Bruni hanno scoperto tardi di avere papà diversi. "Ne parlavate?" domanda Fagnani. "Non lo sapevamo, era tutto molto nascosto. Non è che si vedevano gli amanti arrivare. Sembrava che tutto fosse normale. L'abbiamo saputo dopo e per me è stato uno shock. L'ho saputo il giorno dei miei 30 anni. Mio padre mi ha detto che aveva un dubbio. Io mangiavo un mandarino. Gli ho detto 'a me non mi importa'. L'ho saputo prima di mia sorella".

Un momento destinato, senza dubbio, a diventare una scena cult quando Bruni Tedeschi parla di alcune sue superstizioni legate ai numeri e alla scelta dei passi da fare. L'attrice regala una risata che conosciamo bene: una risata liberatoria, bellissima e coinvolgente. Infine Bruni Tedeschi svela a Fagnani un suo segreto, cioè che per fuggire dall'ansia talvolta esita tra gli insegnamenti di Thich Nhat Hanh e l’ansiolitico. "E alla fine?" chiede Fagnani. "Prendo tutti e due! Leggo qualche pagina dei suoi libri con un piccolo ansiolitico. È l'ideale" chiosa con un sorriso Bruni Tedeschi.