Roma, 12 ottobre 2020 - Un nuovo studio ha stravolto quanto pensavamo di sapere sui primi mammiferi della storia: erano meno attivi dei loro discendenti moderni, ma vivevano molto più a lungo e, in questo senso, la loro esistenza era più simile a quella dei rettili. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università di Bristol e dell'Università di Helsinki, analizzano i denti di due antichissime specie con tecniche avanzate mai utilizzate prima.
La vita dei mammiferi scritta nei denti
Le specie in questione sono i piccoli mammiferi primitivi Morganucodon e Kuehneotherium, vissuti circa 200 milioni di anni fa nel Giurassico inferiore, noti per i resti fossili ritrovati in Galles e in particolare appunto per i denti, sottili come spilli ma particolarmente ben conservati. Nel corso di una ricerca durata sei anni, gli scienziati hanno sottoposto duecento di questi denti a due dei sistemi di scansione a raggi X più potenti del mondo, quelli a disposizione della European Synchrotron Radiation Facility in Francia e dello Swiss Light Source in Svizzera, capaci di restituire scansioni al massimo livello di dettaglio e precisione. L'analisi si è concentrata sul cemento, un tessuto della radice del dente (sottile una frazione di millimetro) che cresce nel corso della vita accumulando anno dopo anno degli anelli simili a quelli degli alberi. E proprio come per gli alberi, contandoli è possibile calcolare la durata della vita dell'animale.
I primi mammiferi vivevano 14 anni
In questo modo si è determinato che il Morganucodon poteva vivere fino a quattordici anni e il Kuehneotherium fino a nove: in media circa cinque volte la durata della vita dei mammiferi moderni di pari dimensioni, come i topi e i toporagni, che in natura sopravvivono da uno a tre anni. "Abbiamo fatto delle scoperte incredibili e sorprendenti", spiega l'autore principale Elis Newham; "Si credeva che le caratteristiche fondamentali dei mammiferi, incluso il fatto che fossero a sangue caldo, si fossero evolute all'incirca nello stesso periodo. Al contrario, i nostri risultati dimostrano chiaramente che, sebbene avessero cervelli più grandi e comportamenti più avanzati, i primi mammiferi non 'vivevano velocemente e morivano giovani', ma piuttosto conducevano un'esistenza a ritmi più lenti e più lunga, analoga a quella dei piccoli rettili come le lucertole". Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications. Leggi anche: - La storia del primo scheletro di dinosauro completo mai scoperto - Ecco quanto era grande lo squalo più grande mai esistito - Il dinosauro più piccolo del mondo in realtà non è un dinosauro