Bolzano, 1 aprile 2023 - Lupi ma anche orsi e sciacalli dorati: da oggi 1 aprile in Tirolo entrerà in vigore una legge che consentirà l’abbattimento degli animali problematici. Ad esempio quelli che si avvicinano a case o stalle. L’Alto Adige sta a guardare.
Filippo Zibordi, esperto faunista e referente Oikos per il Trentino: che cosa può accadere in Italia? “La novità è che per la prima volta la legge non prevede il parere di un organismo centrale, quindi nazionale, per dare il via all’abbattimento di una specie particolarmente protetta com’è il lupo. In Italia ad esempio serve l’ok dell’Ispra, lo stesso principio vale in Francia”.
La legge tirolese invece dà piena autonomia all’autorità locale
“E questa è la vera novità. Per questo l’Alto Adige sta a guardare. Perché se l’Europa non dovesse eccepire su questa legge, probabilmente l’Alto Adige percorrerebbe lo stesso binario. Così si potrebbe arrivare ad abbattere un lupo sulla base di decisioni autonome e locali”.
Ma i paletti della direttiva Habitat sarebbero ancora validi?
“Certo, la direttiva Habitat resterebbe in vigore e quindi resterebbero validi i punti fissati per arrivare all’abbattimento, tra questi la necessità di dimostrare che non c’è un’altra strada possibile. La legislazione europea non può essere violata o bypassata. Di base neanche la legge del Tirolo va contro questi principi. Ma è diverso che a dire “i principi sono stati rispettati” sia un ente nazionale o un’autorità locale”.
Prendiamo l’aggressione dell’Orso MJ5: come finirebbe?
“La provincia di Trento se spettasse a lei deciderebbe l’abbattimento domani, Ispra invece potrebbe ragionare in altro modo. Da capire cosa può accadere perché comunque l’arbitro, cioè l’Europa, resta sopra. E l’intervento della Ue può essere anche ex post”.