Giovedì 19 Dicembre 2024
RITA BARTOLOMEI
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Lupi che uccidono cani. L'esperto dell'Ispra: cosa succede e gli errori da evitare

Genovesi: fenomeno noto, riguarda soprattutto i cani da caccia. Segnalazioni da tutta Italia

Roma, 12 novembre 2022 - Lupi che uccidono cani e li mangiano. Dal Lazio alla Toscana all’Appennino bolognese ma anche modenese e reggiano fino all’altopiano di Asiago e al sud le segnalazioni si moltiplicano in tutta Italia. 

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Benito Berardi, bancario e cacciatore bolognese, racconta ancora visibilmente scosso: “Ero a caccia di beccacce nei boschi di Monzuno con il mio setter. A un certo punto, il localizzatore che gli avevo messo al collo mi ha segnalato sul palmare che il cane era fermo, a 120 metri da me. Ho pensato che stesse puntando qualcosa. Ma quando l’ho raggiunto, era troppo tardi. Ho fatto appena in tempo a intravedere due lupi scappare. Il cane era stato azzannato alla gola e soffocato, lo stavano già mangiando. I lupi si sono antropizzati, di notte vengono nel paese a caccia di gatti. Hanno già assimilato i comportamenti umani, si accorgono del cacciatore e stanno acquattati in attesa del cane. Loro fanno il loro mestiere, devono mangiare. Però sono proliferati troppo, questo è il problema. Nel giro di un mese nello stesso paese siamo già al terzo cane che viene agguantato davanti agli occhi del padrone. Sono andato alla Forestale per la denuncia e mi hanno confermato che gli episodi ormai sono tanti”.

Ma che cosa sta succedendo?

Piero Genovesi, zoologo e responsabile del servizio coordinamento fauna all’Ispra, non si meraviglia. “La predazione dei lupi sui cani è un fenomeno ben noto, lo seguiamo da anni perché naturalmente crea allarme sociale. Non è generalizzato. Compare dove alcuni branchi imparano ad attaccare i cani come preda. Vale anche all’estero, in Finlandia ad esempio hanno un problema analogo. Succede da tanti anni nella zona tra Modena e Reggio Emilia. Il fenomeno più frequente riguarda i cani da caccia. Diverso il caso di alcuni branchi di lupi che hanno imparato a predare i cani e quindi si avvicinano alle case. Sembra riportare a questo il caso del video girato alla Magliana, a Roma. Si tratta di un fenomeno più raro e occorre una particolare attenzione da parte dei proprietari dei cani. Sono sempre comportamenti legati ai branchi. Quindi mai tenere un cane alla catena perché questo lo espone moltissimo alla predazione. E possibilmente gli animali devono essere tenuti in casa di notte”.

Perché i lupi predano i cani?

"Una parte di questo fenomeno è legato semplicemente all’aumento dei lupi che prima non c’erano in Appennino. Oggi in Italia se ne contano almeno 3.300, secondo l’ultimo censimento. Numero molto cresciuto rispetto al passato, negli anni '70 i lupi erano quasi scomparsi. Ma le altre prede non sono diminuite, i nostri boschi sono pieni di cinghiali".

Ma se i boschi sono pieni di cinghiali perché i lupi attaccano i cani?

"Perché i lupi sono animali estremamente adattabili, e questo è il segreto del loro successo. Predano animali molto diversi, ad esempio in Val Padana c’è un branco che si è specializzato nella caccia alle nutrie. Quindi se compare una nuova preda particolarmente vulnerabile sfruttano questa nuova risorsa".

Mangiano anche i gatti?

"Sì, in rete c’è un video girato a Porto Ercole, sull’Argentario. Si vede un animale, probabilmente ibrido, che si porta via un gatto. È successo anche nel sud Italia, ad esempio a Tolve, vicino a Potenza, dove un branco di lupi aveva imparato a predare i cani del paese. La predazione di animali domestici si verifica soprattutto nell’Appennino Emiliano ma è successo anche ad Asiago”.

"Ecco gli errori da evitare"

“Bisogna fare attenzione a come vengono tenuti i cani di notte vicino a casa. Nelle zone in cui questo fenomeno si presenta mai tenere i cani alla catena, se possibile tenerli in casa o comunque in una struttura riparata nelle ore notturne, perché gli attacchi nelle ore diurne sono molto molto rari. E occorre anche fare attenzione quando si va nel bosco a non lasciare il cane libero”.

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