Giovedì 6 Marzo 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Lo strano caso di Villa Valguarnera: set del “Gattopardo” e dell’ “Arte della gioa”, le due serie tv in onda contemporaneamente

Il gioiello architettonico siciliano compare nella sua magnificenza sia come residenza del principe di Salina nella trasposizione del romanzo di Tomasi di Lampedusa firmata da Netflix, sia come residenza di Modesta nella versione del romanzo di Goliarda Sapienza diretta da Valeria Golino per Sky

Villa Valguarnera set sia del "Gattopardo" Netflix sia dell'Arte della gioia" Sky

Villa Valguarnera set sia del "Gattopardo" Netflix sia dell'Arte della gioia" Sky

Roma, 6 marzo 2025 – Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, e dove la finzione cinematografica si fonde con la realtà: un'incredibile coincidenza ha portato Villa Valguarnera, gioiello architettonico siciliano, a essere protagonista di due serie televisive di punta trasmesse adesso in contemporanea, "Il Gattopardo" su Netflix e "L'arte della gioia" su Sky. Entrambe le produzioni hanno scelto questa dimora storica come set principale, creando un singolare cortocircuito tra passato e presente.

Situata a Bagheria, in provincia di Palermo, Villa Valguarnera è un capolavoro del barocco siciliano, progettato nel XVIII secolo dall'architetto Tommaso Napoli. La villa, appartenuta alla famiglia Valguarnera, ha ospitato nel corso dei secoli illustri personaggi, tra cui la scrittrice Dacia Maraini, che vi ha trascorso parte della sua infanzia.

La serie Netflix “Il Gattopardo”, basata sull'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, riporta in vita l'atmosfera aristocratica e decadente della Sicilia del Risorgimento. Villa Valguarnera, con i suoi saloni sfarzosi e i giardini lussureggianti, si presta perfettamente a ricreare l'ambiente del romanzo, dove il principe di Salina assiste al tramonto di un'epoca; la serie Sky l’”Arte della gioia”, diretta da Valeria Golino e tratta dal romanzo postumo di Goliarda Sapienza, racconta la storia dell’emacipazione di Modesta, nata nella Sicilia più povera il primo gennaio del 1900, giovane indomabile che lotta per la propria indipendenza in una società patriarcale. Villa Valguarnera diventa il teatro delle vicende tv della protagonista quando, lasciato il convento, viene accolta nella maestosa residenza della principessa Gaia Brandiforti.

La contemporanea messa in onda delle due serie, entrambe ambientate a Villa Valguarnera, offre al pubblico un'occasione unica per confrontare due diverse rappresentazioni della Sicilia e due differenti epoche storiche; la villa diventa il  simbolo di un'isola ricca di contraddizioni, dove la bellezza e la decadenza, l'aristocrazia e il popolo, convivono in un equilibrio precario. E dove il tempo, appunto, sembra si sia comunque fermato. Il legame tra la villa e la scrittrice Dacia Maraini aggiunge un ulteriore elemento di fascino a questa storia. “Ed ecco che, dopo avere camminato per un altro centinaio di metri, alzando gli occhi ci si trova davanti alla villa Valguarnera, in tutta la sua bellezza. Un corpo centrale a due piani, con un seguito di finestre, vere e finte, che scorrono seguendo un ritmo giocoso e severo. Dal corpo centrale partono due ali piegate in modo da formare un semicerchio perfetto”: così la Maraini, che ha trascorso qui parte della sua infanzia, la descrive nel racconto del ‘93 “Bagheria”.