Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Lino Banfi e la moglie Lucia: la 'fuitina', la malattia e la lettera al Papa

Una storia d’amore lunga più di 70 anni: dalle difficoltà degli inizi alla "fuitina" per sposarsi e la malattia. Lucia soffriva di Alzheimer. La lettera di Lino al Papa per chiedere di "andarcene insieme, nello stesso momento, tenendoci per mano come abbiamo fatto sempre nella nostra vita"

Lino Banfi e la moglie Lucia Zagaria

Lino Banfi e la moglie Lucia Zagaria

Una storia d’amore inossidabile, quasi da film. Lei è stata la sua colonna all’inizio della carriera, lui il bastone della vecchiaia durante gli anni della lunga malattia. Lino Banfi e la moglie Lucia Lagrasta, sposata Zagaria – il vero cognome dell’attore, all’anagrafe Pasquale Zagaria – si sono incontrati a Canosa di Puglia da ragazzini e non si sono più lasciati. Era il 1952. Lino aveva 15 anni e sognava le luci della ribalta, Lucia aveva 13 anni ed era già a bottega come lavorante di una parrucchiera. Da quell’incontro non si sono più lasciati, superando mille difficoltà: dai problemi economici degli inizi, quando Lino era un ragazzo spiantato e per sopravvivere era perfino caduto nella rete degli usurai, al successo che spesso divide. E poi i figli – prima Rosanna (1963) e poi Walter (1968) – e le preoccupazioni per la salute della figlia, attrice come il padre, che una decina di anni fa si ammalò di tumore al seno. E, alla fine, il grande nemico che divora la vita e l’anima delle persone: per Lucia è arrivato l’Alzheimer e la loro vita non è stata più la stessa. "Insieme tutta la vita. Mi ha incoraggiato agli inizi, mi ha sostenuto", ricorda l’attore pugliese. Sessantun anni di matrimonio e dieci di fidanzamento. "Lei ha paura, un giorno, di non riconoscermi più. Io, per tranquillizzarla le dico che è semplice: ci presenteremo un'altra volta", ha detto Lino, 87 anni, che ormai tutto conoscono come Nonno Felice. Lucia aveva un desiderio: andarsene insieme, "tenendoci per mano come abbiamo sempre fatto". E, invece, è toccato prima a lei: Lucia è morta oggi, a 85 anni.

La malattia

Lino e Lucia hanno affrontato tutti insieme, dai momenti belli a quelli brutti, anzi orribili, di una malattia che non lascia scampo: l’Alzheimer. Arriva sempre così. Prima solo qualche traccia, un ricordo che sbiadisce o la memoria si imbroglia. "Lucia ha sempre fatto un po' di confusione e mi dice: Oddio dobbiamo morire tutti?”, aveva detto Lino Banfi qualche anno fa parlando della moglie Lucia. “Io voglio così bene a questa donna che le ho detto ‘Guarda la maggior parte della gente che muore sono uomini, quindi non ti preoccupare alle donne tocca dopo”. Rosanna Banfi aveva parlato della malattia della madre anche a Ballando con le stelle: “È diventata scordarella, dimentica le cose, ha questa cosa che non voglio nominare. Non riesco a dirle tutte le cose che vorrei. Mamma è piccoletta ma tanto bella". Poi le visite in ospedale e la diagnosi, impietosa. “Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer”. È solo uno dei tanti racconti di Lino Banfi, che in questi anni ha vissuto in doloroso riserbo la malattia della moglie, senza fare clamore, spezzando il silenzio con qualche intervista forse per scongiurare la paura più grande. “Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione. A volte mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi. Io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta”. E ancora. “Dimentica un po’ di cose, non ricorda. Ma poi è anche cosciente e presente”, ha raccontato l'attore con le lacrime agli occhi. “Non mi arrendo. La seguono i medici migliori. Voglio arginare la malattia. Le sto provando tutte. E quando posso la faccio ridere”.

La lettera al Papa

Il loro era un amore grande, anzi immenso. E il timore di essere separati per sempre era insopportabile. "Quando in una coppia qualcuno va via prima, è come se prendi una fotografia e la strappi a metà. Puoi prendere tutte le colle del mondo ma non sarà mai come prima", aveva detto Lino Banfi a Verissimo. "Ho chiesto al Santo Padre quello che mi hai chiesto di chiedere precisamente”, ha scritto Lino in una lettera indirizzata alla sua Lucia, pubblicata quest’estate su Intimissimi, che forse non era già più presente, un tentativo disperato di strapparla all'Alzheimer e tenerla ancora vicina. “Gli ho raccontato il tuo desiderio: quello di andarcene insieme, nello stesso momento, tenendoci per mano come abbiamo fatto sempre nella nostra vita". Così l'attore pugliese in una lettera pubblicata su Intimità nel 2022. “Bergoglio mi ha detto che non ha il potere di farci andare, anche se io e te non potremmo vivere senza l’altro, lui pregherà per noi”.

Il colpo di fulmine e la “fuitina”

“Un mio amico mi raccontò: C'è una bella ragazzina che tutti i giorni viene qui a comprare filo e cotone per rammendare". Lui la vide e disse: "Signorina, ti devo parlare. Ma lei mi cacciò in malo modo. A quel punto, capii che se ne poteva continuare a parlare". È stato un vero un colpo di fulmine tra Pasquale, il ragazzino di 15 anni che in paese tutti chiamavano Lino, e la sua Lucia. Si sono incontrati a Canosa di Puglia nel 1952: lei aveva 13 anni e faceva la parrucchiera, lui 15 ed era aspirante attore. Per inseguire il sogno del successo, lui si trasferì a Milano e a distanza hanno continuato a scriversi. Fino a quando, nel 1962, dopo dieci anni di fidanzamento, si sono sposati ancora giovanissimi. Gli esordi sono stati durissimi. La famiglia di Lucia non voleva che sposasse quel ragazzo spiantato. Arrivato a Milano al seguito di una compagnia teatrale, Lino dormiva sui treni fermi in stazione e saltava i pasti. È finito in mano agli usurai, un giorno si presenta in ospedale fingendo una tonsillite – e facendosi perfino operare – pur di avere un letto e qualche pasto caldo per qualche giorno. “Ogni tanto ci scambiavamo una lettera. Lei mi mandava qualche soldo”. Per sposarsi, hanno fatto la “fuitina”: la classica fuga d’amore per mettere le famiglie davanti al fatto compiuto. Si sono sposati all’alba, “alle sei di mattina in una sagrestia”, in gran segreto, “senza una lira”. Era il 1962 e una promessa: una festa nei tempi migliori. “Nel 2012 abbiamo celebrato le nozze d’oro, benedetti da Papa Ratzinger e circondati da amici celebri”, ha raccontato Lino. Ma poi è arrivato il terzo incomodo, l’Alzheimer e nulla è stato più come prima.