New York, 14 dicembre 2024 – “Spesso viene detto che la miglior cura per le rotture è il tempo” scrive Jennifer Wilson, giornalista del New Yorker per la sezione cultura. E se non è il tempo a “curare tutte le ferite”, c’è sempre l’altra, “meno consigliabile” ma “spesso efficace”, prescrizione per superare una rottura con qualcuno: uscire con qualcun altro. Tuttavia, scrive Wilson, in alcuni paesi, oggi le rotture “sono diventate un’industria in piena espansione”. E non esagera. Negli Stati Uniti, di fronte alla quantità di servizi, strumenti, workshops, ritiri spirituali e altre opzioni che la società – o il mercato – offre alle persone per superare una rottura, si può effettivamente parlare di “breakup industry”. Esistono app come “Mend”, che guida gli utenti attraverso un corso online di 17 moduli per “trasformare la tua rottura in una rinascita”, ad esempio. Oppure cliniche come StrIVeMD, che ha sedi in Ohio, Illinois e Texas, dove dottori come Syed Ali propongono iniezioni di ketamina ai pazienti come terapia per le rotture, sostenendo che possano alleviare “depressione e ansia da cuore infranto” nel giro di poche ore. E non solo. Come scrive Wilson, “chiunque ormai può perdersi in angoli di Internet popolati da coach per superare le rotture, dietologi specializzati nel sostituire il classico barattolo di gelato con popcorn antinfiammatori, e pacchetti vacanza per dimenticare ‘lui’ (il target di queste offerte sono principalmente donne, ndr.)”. Ma se il poeta romano Ovidio scriveva “L’amore è una truffa – ogni volta, in ogni caso”, la giornalista si chiede: “Potrebbe valere lo stesso per le cure contro il cuore spezzato?” I modi in cui le persone affrontano la fine di una relazione stanno cambiando, su questo non c’è dubbio. Non si tratta solo di un cambiamento a livello individuale: al contrario, in alcuni paesi, in alcune strutture sociali, sembra esserci una presa di coscienza più collettiva su questo tema. Di recente, ad esempio, aveva fatto scalpore la notizia che nelle Filippine fosse concesso un congedo lavorativo per cuori infranti. Sebbene nel paese esista adesso un disegno di legge che prevede un congedo di tre giorni – non retribuito – per chi soffre per amore, la notizia si riferiva in particolare al caso specifico dell’amministratore delegato del Cebu Century Plaza Hotel, Ricardo Dublado, il quale ha deciso di concedere cinque giorni a casa ai propri dipendenti per superare le delusioni amorose. Molti studi dimostrano che le pene d’amore hanno un peso notevole sugli individui, influenzando anche la loro produttività sul lavoro. Sembra infatti che sia stata proprio l’iniziativa di Dublado a innescare la proposta per il disegno di legge nelle Filippine. Esistono pratiche simili in Germania, scrive Wilson per il “New Yorker”, raccontando della sua conversazione con la “breakup coach” tedesca Elena-Katharina Sohn. In Germania, le assicurazioni sanitarie diagnosticano il cuore infranto come un “fallimento nell’adattamento psicologico”, rendendo quindi possibile per le persone prendersi dei giorni di assenza dal lavoro in seguito a una rottura, le ha spiegato Sohn. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, è difficile quantificare con precisione quanto sia grande l’industria dei divorzi, ma “si stima ampiamente che valga decine di miliardi di dollari” scrive Wilson. “Nonostante le mie riserve sull’industria delle rotture, mi sembrava comunque positivo che si stesse prestando seria attenzione alla fine delle relazioni anche diverse dai matrimoni” spiega la giornalista, aggiungendo però che il solo fatto di star lavorando a un articolo su questo tema portasse le persone a dare per scontato che lei stessa stesse lavorando sul proprio divorzio: “Mi ha colpita quanto il matrimonio sia egemonico nella società americana, al punto che perfino il suo seguito, il divorzio, monopolizza ogni conversazione sul tema del cuore infranto” scrive Wilson. Aldilà di tutti i nuovi metodi disponibili per affrontare una rottura, secondo la psicoterapeuta Katherine Woodward Thomas, intervistata da Wilson, è proprio il nostro approccio alle relazioni che “necessita di un aggiornamento”. “Il ‘per sempre felici e contenti’ viene da un’epoca in cui tutti morivano prima dei quarant’anni – ha spiegato alla giornalista – Oggi, la maggior parte delle persone avrà due o tre relazioni significative nel corso della vita”. Un cambio di prospettiva che potrebbe essere decisivo anche nella gestione delle rotture, e forse risparmiare a qualcuno un workshop di yoga di tre giorni in Massachusetts intitolato “Guarire dal cuore infranto: Il cammino di una donna dalla devastazione alla rinascita”.
MagazineL’industria dei cuori infranti: app e servizi per superare una rottura sentimentale