Venerdì 14 Marzo 2025
ANDREA SPINELLI
ANDREA SPINELLI
Magazine

Ligabue fa 65: "Chi li sente? C’è ancora bumba"

Il rocker festeggia lanciando versioni inedite e rarità del suo album cult “Buon compleanno Elvis“. E dà appuntamento a Campovolo

Ligabue ieri a Milano, per i suoi 65 anni e i 30 di Buon compleanno Elvis

Ligabue ieri a Milano, per i suoi 65 anni e i 30 di Buon compleanno Elvis

Milano, 14 marzo 2025 – "Urca!" si lascia scappare Ligabue, se gli fai gli auguri per quei 65 anni compiuti proprio ieri suonando all’Apollo, il locale sui Navigli in cui ha festeggiato il compleanno suo e quello del suo album più fortunato. Uscito a settembre del 1995, infatti, Buon compleanno Elvis rimane il disco che gli ha cambiato la vita. Il colpo d’ali capace di cancellare la “X” dal suo curriculum vitae per lasciarlo all’abbraccio dei fan più vivo che mai.

"Il disco si apriva con una canzone in cui mi chiedevo provocatoriamente se fossi ancora vivo, morto o X, uno zombie" racconta col pensiero al filo su cui trent’anni fa s’è trovato a camminare come un equilibrista al circo senza più una band, un manager, reduce da una raccolta di “schegge sparse” come A che ora è la fine del mondo? e da un album meno fortunato dei predecessori quale Sopravvissuti e sopravviventi che solo il tempo sarebbe arrivato a rivalutare. "All’epoca, però, mi sentivo sufficientemente vivo da reagire", assicura. Così come gli capita ancora oggi, si direbbe, leggendolo assicurare sui social che "c’è ancora bumba per noi", ossia "voglia ed energia di fare musica".

"Ho chiamato l’anagrafe per chiedere, siete sicuri che sono 65? Per me c’è un errore". Sbaglio certificato ieri pure sul palco dell’Apollo con una celebrazione nuda di quel disco fortunato in bilico tra Il cielo è vuoto o il cielo è pieno, e Hai un momento Dio?, Un figlio di nome Elvis e Seduto in riva al fosso senza dimenticare, naturalmente, la stessa Vivo, morto o X, Leggero e la sempiterna Certe notti. "Nonostante sapessi che avrebbe potuto essere il disco del “si viene o si va“, non mi preoccupavo più di tanto, ma mai avrei potuto immaginare il successo di Certe notti. C’è chi ha visto nel titolo dell’album un mio essere filoamericano, ma a ben guardare le mie passioni musicali, letterarie, cinematografiche, vengono sì da Oltreoceano ma raccontano la difficoltà di vivere lì. Ho voluto fare riferimento a una delle figure artistiche decisive di quel Paese, capace di far crollare il muro del perbenismo, per poi diventare una spia dell’Fbi. Un innovatore divenuto parodia. Morto sulla tazza del cesso, metafora del sogno americano". Monumentale la celebrazione dell’evento messa in campo dalla casa discografica, con 7 versioni diverse del sacro repertorio, in arrivo il 18 aprile, compresa quella “naked” per "riportarle nella versione più vicina possibile a come sono nate. Trasformandole un po’, col desiderio di dargli una vita anche leggermente diversa".

Rivisitazioni, ma anche archeologia pop. "Cercando materiale per questi dischi ho trovato delle demo improbabili che fanno anche tenerezza, in cui canto la la la perché non avevo scritto i testi. Ho trovato perfino una versione funky de La forza della banda… e chi se la ricordava? Un album è sempre una foto del momento in cui lo incidi, dell’anima che avevi allora. E rivedere il mondo che avevo in testa al tempo, m’intenerisce. D’altronde cos’è per me stato Buon compleanno Elvis l’ho capito meglio adesso di allora. È un disco che gira attorno al desiderio di fare musica, di viverla e lasciarla ossessionarci un po’, per poi chiudere il tutto con un desiderio di lievità che si porta dietro un brano che dice Leggero, nel vestito migliore / sulla testa un po’ di sole / ed in bocca una canzone".

Tutto da condividere con quel popolo pronto a trasformare ii bagni di folla 21 giugno alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo) e il 6 settembre alla Reggia di Caserta in una festa per 140mila. "È il quinto Campovolo e sento sulle spalle la reponsabilità degli altri quattro, regalato delle magie. Ogni volta sappiamo di dover fare i conti con l’edizione precedente. Ci saranno tutti i gruppi che hanno suonato con me perché questa è una sua prerogativa". Il tutto senza nostalgia, ma con uno sguardo all’oggi: "Nell’ultimo album, Dedicato a noi (uscito nel settembre 2023, ndr) dico che siamo tutti più isolati e che questo decennio è il peggiore vissuto finora e per questo c’è bisogno di un noi. Due anni dopo le condizioni sono peggiorate, ma vedere tanta gente sotto palco mi fa pensare che almeno per quelle ore un senso di noi sia ancora una possibilità".

Tempi duri, già. "Il Papa è stato eletto il giorno del mio compleanno, ho sentito in lui l’unica voce autorevole che reclamasse la pace".