Sabato 6 Luglio 2024
SERENA VOTANO
Libri

Chi vincerà il Premio Strega 2024?

Stasera, 4 luglio, in diretta su Rai3 dalle ore 23 assisteremo alla serata finale del Premio Strega 2024, ma chi potrebbe essere il vincitore? E, soprattutto, cosa si vince?

A chi andrà la 78esima edizione del Premio Strega? E, soprattutto, cosa vince?

Mancano poche ore alla finale del riconoscimento italiano più ambito e un’idea su chi sarà il prossimo vincitore o la prossima vincitrice si fa a tratti più nebulosa e a tratti più chiara.

Stasera, 4 luglio, in diretta su Rai3 dalle ore 23 assisteremo alla serata finale del Premio Strega 2024, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Conducono Pino Strabioli e Geppi Cucciari, la Rai dunque smentisce le indiscrezione secondo cui l’attrice sarda sarebbe stata esclusa dopo la gaffe del ministro della Cultura Sangiuliano, in occasione della finale del Premio Strega 2023, sulla lettura dei libri in gara, rimbalzato per giorni sui social.

Sei i finalisti:

  • “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio, Einaudi;
  • “Invernale” di Dario Voltolini, La nave di Teseo;
  • “Chi dice e chi tace” di Chiara Valerio, Sellerio;
  • “Romanzo senza umani” di Paolo Di Paolo, Feltrinelli;
  • “Aggiustare l’universo” di Raffaella Romagnolo, Mondadori;
  • “Autobiogrammatica” di Tommaso Giartosio, minimum fax.

I letteral-lettori hanno assistito a una dura e avvilente esclusione, quella di “Cose che non ri raccontano” di Antonella Lattanzi, un romanzo che sarà in grado di raggiungere il successo che merita anche lontano dalle luci dorate del Premio. Allo stesso modo, ha sorpreso l’esclusione in finale del tanto discusso “Dalla stessa parte mi troverai” di Valentina Mira. Oltre questi ultimi, “Storia dei miei soldi” di Melissa Panarello (Bompiani), “Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale” di Daniele Rielli (Rizzoli), “Nella stanza dell’imperatore” di Sonia Aggio (Fazi) e “Adelaida” di Adrián N. Bravi (Nutrimenti).

Arrivati al rush finale, "Spererei in sei ex aequo" dice lo scrittore Dario Voltolini all'AdnKronos. Purtroppo no, tocca scegliere un vincitore o una vincitrice per questo premio come, come ogni anno porta con sé polemiche e cospirazioni: dalla meno recente polemica che riguarda i giurati (come possono leggere 82 libri in un mese) alla più recente sullo sposalizio moda-letteratura che già nelle precedenti edizioni abbiamo visto in atto. Per la cerimonia i sei finalisti si presenteranno alla platea dei giurati con abiti firmati dal alcune delle più prestigiose griffe: Dior per Chiara Valerio, Etro per Donatella Di Pietrantonio, Missoni per Raffaella Romagnolo, Lardini per Paolo Di Paolo e Dario Voltolini, Gucci per Tommaso Giartosio. Ma dunque, cosa dovrebbe importa se gli autori sfilano in completi griffati o si presentano con scarpe Lidl?

Quanto alla gara, le superfavorite sono considerata Donatella Di Pietrantonio, che ha guidato la sestina con 248 voti e ha vinto il Premio Strega Giovani 2024, e Chiara Valerio, forte dei suoi 213 voti di partenza. Il loro più diretto sfidante appare Dario Voltolini che aveva conquistato 243 voti. Secondo uno studio della piattaforma Preply, la Mondadori con 23 vittorie è la casa editrice che ha avuto maggior successo al Premio Strega, dunque un punto a favore dell’autrice Raffaella Romagnolo, e sempre a proposito di case editrici, la Feltrinelli non vince un Premio Strega dal 2005 con “Il viaggiatore notturno” di Maurizio Maggiani. Potrebbe essere l’occasione giusta per Paolo Di Paolo, già finalista al Premio Strega nel 2013 con “Mandami tanta vita” sempre edito da Feltrinelli. O, forse, potremmo assistere a una doppietta delle case editrici indipendenti con la minimum fax.

Difficile trovare una quadra, sicuramente negli anni i lettori sono riusciti a comporre l’identikit di un perfetto Premio Strega.

Identikit del Premio Strega perfetto

Elemento immancabile è la disgrazia: ogni romanzo racconta malattie, distruzioni, storie di forte impatto emotivo e, per questo, consolatori. Si tratta sempre di romanzi di impianto realistico – a volte autofiction, altre non fiction – quasi mai appartenenti al genere romance o fantastico, utilizzano un registro linguistico tragico – a volte tragicomico – ma di rado sperimentale. L’uso di uno specifico dialetto è un valore aggiunto, questo perché è di fatto fondamentale il chiaro richiamo a una città italiana: che sia il centro, la periferia, una regione distrutta o una vita da expat. Infine, l’elemento storico che dà un taglio saggistico, a volte anche un tono di denuncia, al romanzo.

In questo senso, “Come d’aria” di Ada D’Adamo, vincitore del Premio Strega 2023, è un memoir, un romanzo autobiografico in cui l’autrice racconta una doppia malattia: quella della figlia Daria, che alla fine del libro ha 16 anni, e che è nata con una malformazione congenita del cervello (oloprosencefalia), e quella di Ada, un tumore per cui poi è morta. C’è il dolore e la rabbia, l’elemento realistico, la denuncia del momento in cui genitorialità e malattia s’incontrano e sfociano nella paura per il futuro.

Quanto guadagna chi vince il Premio Strega

Il vincitore riceve un premio in denaro del valore di cinquemila euro offerto dalla società Strega Alberti Benevento. Nel caso in cui risulti una parità di voti per il primo posto, il premio viene assegnato ex aequo. Nel 1947, quando è nato lo Strega, il premio era di 200mila lire, poi è rimasto a lungo sul milione, per attestarsi a cinquemila euro. Ma quello che conta è l’effetto Strega in libreria, come scrive l’autore Paolo Di Paolo sui social: “La famosa fascetta gialla dà una nuova vita al romanzo che ne viene avvolto”.

L’effetto Strega garantisce un numero di vendite più alte e una maggiore attenzione da parte del mercato editoriale. Trattandosi di uno dei premi letterari italiani più ambiti, le librerie – così come i giornali e le riviste letterarie – riservano una particolare attenzione ai romanzi vincitori, più in generale ai romanzi candidati in dozzina. Lo stesso Premio Strega prevede un calendario di eventi e presentazioni di oltre venti giorni. In conclusione, vincere lo Strega può aprire porte a nuove opportunità editoriali e lavorative per lo scrittore, come contratti per adattamenti cinematografici o televisivi, collaborazioni con riviste letterarie o inviti a tenere corsi e conferenze nelle università.