Lunedì 22 Luglio 2024
MARCO VICHI
Libri

Alba de Céspedes: imperdibile “Invito a pranzo“

“Alla ricerca del libro perduto” con Marco Vichi: diciotto racconti pubblicati nel 1955 (ora riuniti da Cliquot) per avvicinarsi ancora di più all’autrice capace di toccare le corde dell'anima umana

Un imperdibile “Invito a pranzo“

Un imperdibile “Invito a pranzo“

Firenze, 21 luglio 2024 – Tra i libri perduti e ritrovati ne è uscito un altro di Alba de Céspedes, che ormai – con mio grande piacere – è tornata di moda, se così possiamo dire. Di lei si parla ovunque, se ne scrive, si fanno incontri e convegni, e tra poco arriverà in televisione, come ho già avuto occasione di scrivere. Per me era doveroso segnalare questa uscita, ormai mi considero suo amico. Il libro in questione è una raccolta di racconti che si intitola Invito a pranzo, pubblicata da quella virtuosa casa editrice romana, Cliquot, che ha già sfornato altri due libri della de Céspedes, L’anima degli altri (racconti, 1935) e Prima e dopo (romanzo, 1955). E adesso arriva Invito a pranzo, diciotto racconti, uno dei quai dà il titolo alla raccolta, anche questa pubblicata per la prima volta nel 1955.

Nonostante scrivesse bellissimi romanzi, Alba non smise mai di dedicarsi alla forma breve della narrativa, sempre raggiungendo vette altissime, sempre con la sua scrittura fluida e limpida, capace di scendere negli anfratti più profondi della nostra anima. Perché gli scrittori, quelli veri, quelli "che lo sono" (per dirla con Karl Kraus), parlano di noi, ci raccontano a noi stessi, a volte ci fanno capire meglio chi siamo. A volte ci riescono raccogliendo un frammento di vita quotidiano e osservandolo da vicino, facendo emergere tutto ciò che sarebbe rimasto nascosto, come un mago che tira fuori il famoso coniglio dal cappello.

Una curiosità: il racconto che dà il titolo alla raccolta, "Invito a pranzo”, venne incluso nel libro “The Penguin Book of Italian Short Stories”, uscito nel 2019 negli Stati Uniti e curato da Jhumpa Lahiri, che evidentemente non aveva dimenticato Alba, come era successo agli italiani.

Chi non ha letto mai Alba (1911-1997) può cominciare da questo libro, per poi approdare a tutti gli altri. Chi la conosce già, può trovare diciotto storie diverse raccontate da una scrittura che non tradisce mai.

La letteratura di Alba è una vera esperienza di vita, e come tale resta nella memoria. Lo dico ancora una volta: è una grandissima scrittrice.