Giovedì 5 Settembre 2024

Torna “Pordenonelegge”, il festival del libro e della libertà

La XXV edizione dell’evento avrà luogo dal 18 al 22 settembre. Molti gli ospiti attesi

Manifesto di Pordenonelegge 2024 (dal sito ufficiale)

Manifesto di Pordenonelegge 2024 (dal sito ufficiale)

Trieste, 5 settembre 2024 – “I libri regalano sguardi preziosi sul mondo e ci ricordano che il valore letterario è sempre presidio di libertà”. L'assunto del presidente della Fondazione Pordenonelegge.it, Michelangelo Agrusti, è incontrovertibile, ed è subito messo in pratica. Così, in occasione del primo quarto di secolo, 25 anni, “Pordenonelegge” spiega le ali e da festa del libro diventa anche festival della libertà. Una presa di posizione rigorosa.

In questa estensione di valori, il festival non dimentica i capisaldi della società occidentale e dunque affida l'inaugurazione a una delle menti più lucide e colte del mondo del cattolicesimo: il cardinale Gianfranco Ravasi. Sarà lui a tagliare il nastro di questa edizione – con anteprima a Praga, crocevia di culture e di menti – il 18 settembre. A seguire, fino al 22 si succederanno nei tanti luoghi di Pordenone e anche fuori città, in regione, circa 600 autori italiani e internazionali che daranno corpo a 334 eventi e a 60 anteprime editoriali. Ravasi farà una impegnativa riflessione sul tema “In principio: creazione ed ecologia”.

Il tradizionale trio degli organizzatori – il direttore artistico Gian Mario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet – porteranno a Pordenone Azar Nafisi, Benard-Henri Lévy, per interpretare il tempo complesso che stiamo vivendo. Lo stesso principio per cui in Friuli-Venezia Giulia atterreranno il Premio Pulitzer Richard Ford, gli spagnoli Fernando Aramburu, Alicia Giménez-Bartlett, Angeles Caso e, per parlare di Intelligenza Artificiale, Miguel BenasayagHiroko Oyamada e Deborah Willis. Dall'Italia arriva il sequel di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Enrico Brizzi, in compagnia di Chiara Valerio, Giulia Caminito, Donatella Di Pietrantonio, Rosella Postorino, Felicia Kingsley, Helena Janeczek, Federico Rampini, Aldo Cazzullo, Lilli Gruber, Massimo Recalcati, Massimo Cacciari, Monica Maggioni, Vittorino Andreoli, Diego Marani. Senza dimenticare Adriano Panatta e Arrigo Sacchi.

Venticinque anni e non dimostrarli, gli stessi di un altro caposaldo della cultura italiana, “Fahrenheit” Rai Radio 3, che festeggerà proprio con Pordenonelegge. Sembra ieri che il trio organizzatore e gli esponenti della illuminata borghesia locale decisero di istituire lì, in un luogo che non è ancora Veneto ma non è più nemmeno Friuli-Venezia Giulia, una cellula della cultura. Poco più di una scommessa, rivelatasi ancor più stimolante e centrale delle migliori aspettative; oggi richiamo ineludibile, appuntamento irrinunciabile. E che smentisce anche il tragico slogan “con la cultura non si mangia”.