Domenica 6 Ottobre 2024
COSTANZA CHIRDO
Libri

Tolkien poeta: esce postuma la prima raccolta

Oltre 195 poesie, di cui 70 inedite, fanno parte di “The Collected Poems of JRR Tolkien”. “Aggiungeranno molto alla visione che abbiamo dello scrittore”

J.R.R. Tolkien

J.R.R. Tolkien

Roma, 29 agosto 2024 – J.R.R. Tolkien ha sempre sognato di essere riconosciuto come poeta. Eppure lo scrittore, tra i più famosi al mondo, con oltre 150 milioni di copie delle sue opere fantasy vendute, ha sempre faticato a pubblicare le sue raccolte di poesie – se non si contano ovviamente quelle che ha incluso ne “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”. Ma adesso, a mezzo secolo dalla sua morte, è arrivato il suo momento.

Si tratta di “The Collected Poems of JRR Tolkien”, un’opera contenente più di 195 poesie dell’autore, tra cui 70 inedite, che sarà pubblicata nel Regno Unito per Harper Collins il prossimo mese. Merito del figlio, Christopher Tolkien, che, come racconta il Guardian, voleva che il talento poetico del padre fosse riconosciuto. Così, prima della sua morte nel 2020, si è messo a lavorare alla collezione di poesie insieme a due importanti esperti di Tolkien, i coniugi Christina Scull e Wayne Hammond.

Hammond ha spiegato all'Observer che le poesie inedite nella raccolta sono “straordinariamente buone”: “Questo mostrerà ancora di più l'amore di Tolkien per il linguaggio, il suo amore per le parole.” Scull ha aggiunto: “Le poesie aggiungeranno molto alla nostra visione di Tolkien come scrittore creativo.” Insieme hanno esaminato una “grande massa” di manoscritti e dattiloscritti, alcuni in possesso di Christopher e altri nella Biblioteca Bodleiana di Oxford, tra altri archivi. I testi andavano da una “bella calligrafia al peggior scarabocchio”, ha detto Hammond.

Durante la prima guerra mondiale, spiega il Guardian, Tolkien era un ufficiale delle comunicazioni con i Lancashire Fusiliers quando fu inviato in Francia e partecipò alla battaglia della Somme. Alla fine del 1916, fu rimpatriato per la febbre da trincea, una malattia batterica che quasi certamente gli salvò la vita poiché il suo battaglione fu quasi completamente annientato. Il materiale inedito include poesie di guerra, opere metaforiche che riguardano la vita, la perdita, la fede e l'amicizia piuttosto che trincee e battaglie. Scull è stata particolarmente colpita da una poesia incompiuta, “The Empty Chapel”, che parla di un soldato solitario che sente passi marciare e tamburi. “L'ho trovata molto commovente,” ha detto. Ma a questa si aggiungono poesie più ironiche, come “Monday Morning”, in cui Tolkien racconta di una mattina in cui va tutto storto per lui, e testi in inglese antico come “Bealuwérig” – Scull e Hammond hanno dovuto “lottare” cercando di dargli un senso, scoprendo infine che Tolkien stava traducendo la famosa poesia nonsense di Lewis Carroll, “Jabberwocky”, in inglese antico, inventando parole per rappresentare quelle inventate da Carroll.

Ogni poesia “ha una voce – scrive il Guardian – che mostra il suo sviluppo attraverso varie bozze, a volte nel corso di decenni”. Nell’introduzione dell’opera, gli editori fanno riferimento alle poesie incluse ne “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit” sottolineando come molti lettori le evitino, non le leggano: “Sbagliano – scrivono –  perché stanno perdendo elementi integrali delle storie che aiutano a guidare le trame”.