Lunedì 27 Gennaio 2025
GIUSEPPE DI MATTEO
Libri

Roberto Barbolini. Fra Occam e Beckham la gioia del racconto

Una succosa galleria di storie rocambolesche e paradossali

Roberto Barbolini

Roberto Barbolini

Milano, 19 gennaio 2025 – Tra il rasoio di Occam – il celebre principio filosofico del pensatore medievale Guglielmo d’Occam che ci invita a scegliere le spiegazioni o i modelli più semplici per qualsiasi fenomeno che possiamo osservare – e quello di Beckham – personaggio altrettanto celebre, ma stavolta del calcio, che prima del big match tra Manchester United e Chelsea fu costretto a far fuori la sua cresta per obbedire a un ordine perentorio di sir Alex Ferguson – c’è la raccolta di racconti di Roberto Barbolini, che con i suoi personaggi felliniani e la sua elegantissima prosa ci conduce alla scoperta di un’umanità in preda agli equivoci e che sa ridere di se stessa. Ma in modo tutt’altro che plautino: Il rasoio di Beckham (La nave di Teseo) è uno di quei libri che non invitano a sganasciarsi dalle risate ma a sorridere contemplando l’infinita galleria di paradossi e situazioni rocambolesche di cui è fatta l’esistenza umana e nelle quali, di conseguenza, non è difficile riconoscersi. Con un’avvertenza: quello di Barbolini non è un libro per tutti né può essere sorseggiato sotto l’ombrellone, bisogna gustarselo rubando un po’ di tempo alla monotonia di cui siamo talvolta prigionieri e al conformismo di cui è vittima la letteratura nostrana, ricca di best seller che troppo spesso non lasciano nulla di concreto.

Di tutt’altra pasta sono i racconti di Barbolini, la cui forza sta non tanto (e non solo) nella trama ma nella scrittura, che offre scorci di vita modenese e ritratti degni di un parco umano che non smette mai di stupire. Vita e morte si rincorrono senza soluzione di continuità, e di esse si può parlare senza preoccuparsi dei soliti tabù. Lasciatemi divertire, sembra dire Barbolini seguendo le orme di Palazzeschi. E lo fa con una gioia contagiosa che si traduce in un banchetto letterario divertente e sfarzoso. Così le ginocchia d’una zia defunta vanno a tempo di charleston, le galline danno i numeri secondo la serie di Fibonacci e il centro dell’universo si trova sotto una stazione ferroviaria. E la festa continua con maiali e tenori, cecchini in pensione e cantanti da balera, nonni psichedelici e guerrieri sull’orlo d’una crisi di nervi. Perché allora non passare un po’ di tempo con loro?