Roma, 12 gennaio 2024 – Settantanove anni, al suo attivo un totale di oltre 50 milioni di dischi venduti a livello planetario in 60 anni di una incredibile carriera, Rita Pavone debutta da scrittrice: il 23 febbraio esce in libreria “Gemma e le altre”. Un lavoro che nasce, racconta l'artista da un disco fondamentale nella sua carriera, un concept album uscito 35 anni fa, “molto amato dalla critica ma poco conosciuto dal grande pubblico”. Le donne protagoniste delle canzoni del disco “Gemma e le altre”, con i testi della stessa Pavone, diventano adesso i personaggi indimenticabili di questo volume.
“Sembrerà strano, o perlomeno inconsueto, scrivere un libro a partire da un disco rilasciato 35 anni fa. Un disco però per me decisivo. Un concept album, che pochi conoscevano, e pochi forse tuttora conoscono. Un album dove io, per la prima volta, oltre a indossare i panni di produttore esecutivo dell'intero progetto – le musiche sono di Carolain -, sono autrice dei testi in cui ho scelto di rivolgere lo sguardo all'universo femminile, in tutte le sue sfumature e accezioni. Compresa quella degli amori diversi. E questo accadeva in tempi non sospetti. Ora è fin troppo facile parlare di qualcosa che allora era invece considerato dalla società inammissibile, improponibile, inaccettabile. In quei brani, ci sono le storie vere di alcune donne, le cui vite, disperse tra gioie, dolori e rimpianti, mi hanno preso per mano, coinvolgendomi al punto tale da desiderare di mettere i loro sentimenti, la loro rabbia interiore, la loro fierezza o decadente debolezza, anche in musica”.
"Gemma e le altre”, ricorda ancora l'artista, “venne pubblicato nel lontano 1989. Fu recensito magnificamente da molti critici musicali, ma, per gli argomenti trattati, subì una voluta indifferenza da parte delle radio e della tv. Ma il tempo è galantuomo e oggi, d'improvviso, questo disco riemerge, con una grande e inaspettata forza. ‘Gemma e le altre’ è il disco di cui mi si chiede e mi si parla in continuazione durante le interviste. Allora mi sono chiesta: perché non mettere le storie di questo disco, le storie di queste donne in un libro?”.