Giovedì 18 Luglio 2024
COSTANZA CHIRDO
Libri

Pubblicata per la prima volta la versione originale de “Le montagne della follia” di Lovecraft

Il manoscritto del maestro dell’horror è stato riprodotto da SP Books in una versione inedita, diversa dalla prima edizione pubblicata nel 1936

"At the mountains of madness", di H.P. Lovecraft (edizione originale riprodotta da SP Books)

"At the mountains of madness", di H.P. Lovecraft (edizione originale riprodotta da SP Books)

Parigi, 18 luglio 2024 –  Il manoscritto originale di “At the Mountains of Madness” (“Le montagne della follia”), scritto sul retro di lettere, dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), è stato riprodotto per la prima volta da SP Books, casa editrice indipendente con sede a Parigi, specializzata nella pubblicazione di edizioni limitate in facsimile di manoscritti letterari. L’autografo, oltre a presentare alcune differenze rispetto alla prima versione che fu pubblicata nel 1936 su “Astounding Stories”, presenta note, appunti, cancellature dell’autore considerato uno dei maestri del genere horror e tra i precursori della fantascienza, e include lettere dattiloscritte di James F. Morton, J. Morris Robinson e Maurice W. Moe.

La storia racconta di una spedizione scientifica che parte da Boston, in Massachusetts, diretta verso l’antartico, formata da un gruppo di insegnanti, assistenti, cani, equipaggiati a dovere per la missione. Dopo due mesi di viaggio si ritrovano ai piedi di immense montagne, sconosciute e ostili. Quando un gruppo di scienziati viene decimato da forze misteriose, il professor Dyer e uno dei suoi studenti decidono di indagare, arrivando a scoprire l’esistenza di un’antica città di pietra e di creature terrificanti – sono loro che abitano le “montagne della follia”. 

Lovecraft era stato affascinato dal continente antartico fin dall'infanzia e potrebbe essere stato influenzato a scrivere “Le montagne della follia” dopo aver letto un racconto su "Weird Tales" del novembre 1930, intitolato "A Million Years After" di Katherine Metcalf Roof. L’espressione “montagne della follia” appare in una storia di Lord Dunsany, conosciuto per essere una delle maggiori influenze sull’autore – anche se non è chiaro se Lovecraft l’abbia scelta come titolo proprio per questo motivo. Secondo S. T. Joshi, il titolo si riferisce alla convinzione di Lovecraft che la ricerca della verità sull’universo porterà inevitabilmente l’uomo alla pazzia, in quanto lo metterà di fronte alla realizzazione del suo ruolo insignificante nel cosmo. L’autore completò l’opera il 1° maggio 1931, battendola a macchina. Il racconto fu inizialmente rifiutato da "Weird Tales", ma nell'autunno del 1935 il suo agente Julius Schwartz ripresentò il romanzo ad "Astounding Stories" e fu infine pubblicato a puntate nei mesi di febbraio, marzo e aprile dell'anno successivo.

Il testo pubblicato su "Astounding Stories" differisce per diversi aspetti dalla versione originale del manoscritto. In primo luogo, Lovecraft volle correggere un errore commesso nella descrizione dell'Antartide – due masse terrestri separate da un mare ghiacciato, ipotesi che si rivelò falsa in seguito a un'esplorazione aerea del continente nel 1935. Numerosi passaggi sono stati cancellati dallo stesso autore. Inoltre, i redattori di "Astounding Stories" apportarono modifiche di cui Lovecraft non era a conoscenza, dividendo i suoi lunghi paragrafi per renderli più brevi, alterando la punteggiatura, arrivando persino a eliminare circa 1.000 parole dalla fine del romanzo.

La nuova edizione di SP Books presenta un'introduzione e una prefazione degli specialisti di Lovecraft S. T. Joshi e David Camus.