
La scrittrice Barbara Franco presenta l’uscita del nuovo progetto Quid+. In edicola con il nostro giornale da martedì una collana per tutta la famiglia .
"Questa è una collana per far esercitare i bambini a leggere, per farli diventare lettori autonomi". Così Barbara Franco presenta l’uscita di Primissime Letture della linea editoriale Quid+, con IF Gribaudo (Gruppo Feltrinelli), da martedì 15 aprile in edicola (a un euro più il prezzo del quotidiano) con QN, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. Grazie alla struttura con 9 diversi livelli di difficoltà, questa collana è un percorso di avvicinamento alla lettura adatto a tutti i bambini dai 5 anni in su. Ogni livello è composto da 3 libri, ognuno dei quali racconta una storia, liberamente ispirata a fatti realmente vissuti dalla scrittrice insieme a suo figlio Pietro. "Sono molto legata a queste storie – afferma l’autrice – ognuna di esse è un pezzo di vita, un pezzo di cuore. Ci sono mio figlio, la mia famiglia e qualche divertente elemento in più: noi ovviamente non abbiamo un elefante rosso (ride, riferendosi a Un elefante in mongolfiera, ndr.)".
Quando e perché ha iniziato a scrivere i libri della collana Primissime Letture?
"Tutto è nato con la mia maternità e con il desiderio di diventare la mamma migliore che potevo essere per mio figlio. Quando diventi mamma la tua vita fa una capriola, è un nuovo inizio. Io dico sempre che quando nasce un bambino nascono anche due genitori. Mentre però tutto il mondo è focalizzato nel far crescere i bimbi, chi pensa a far cresce i genitori? Nessuno nasce imparato, tanto meno nel campo della genitorialità, che è un mestiere complesso. Quando mi sono resa conto di non avere gli strumenti per fare il meglio che avrei potuto, ho iniziato a parlare con logopedisti, psicologi e altre figure professionali del settore. Così, 8 anni fa, ho iniziato a concepire la linea editoriale Quid+, che è un progetto educativo di ampio respiro, che va a toccare tantissime aree di competenza dei bambini".
I contenuti forniti da Quid+ forniscono strumenti per aiutare i bambini a ottenere quel “qualcosa in più”…
"Esatto. Direi che la missione di Quid +, e dunque di Primissime Letture, è quella di portare la scienza e tutte le scoperte infantili più avanzate – legate all’intelligenza emotiva, all’ambito di logopedia o a quello della psicomotricità – in maniera semplice e pratica, a tutti i genitori che hanno voglia di avere più consapevolezza su come crescere i propri figli".
Qual è il libro della collana a cui si sente più legata?
"In realtà, sono molto affezionata a tutti quelli che compongono il livello 1, per la sfida che ha rappresentato per me scriverli. In quei libri ho dovuto utilizzare pochi suoni, parole estremamente corte e dare molta importanza alle immagini. Man mano che avanzavo di livello toglievo delle limitazioni al linguaggio. Ma è nei primi livelli che il bambino può sperimentare la soddisfazione di aver letto il suo primo libro, con le sue sole capacità".
Ha mai letto i suoi libri insieme al protagonista delle vicende, ovvero suo figlio?
"Certo, le storie le leggevo a lui prima di mandarle all’editore. Volevo vedere le sue reazioni. Devo dire che Pietro è sempre stato molto severo".
Viviamo in un modo in cui i bambini vengono costantemente a contatto con cellulari, tablet ecc. Quali strategie può mettere in campo un genitore per avvicinare il figlio alla lettura?
"C’è purtroppo una scarsa consapevolezza da parte dei genitori: è un’abitudine quella di dare un dispositivo elettronico come “scaccianoia”. È come avere una tata sempre a disposizione nella tasca. Bisogna tornare alle sane e vecchie abitudini: come genitore devo cercare, anche quando esco, di portare con me giochi, librini o colori. È chiaro che in questo modo è più difficile e impegnativo. Se metto mio figlio davanti a un tablet, ne è talmente attirato e inibito, che è per forza silenzioso e tranquillo. Ma non è sano e lo dicono anche le linee guida dell’Oms per la salute psicofisica dei bambini".
Un invito a chi sta per diventare genitore…
"Quello di non smettere mai di leggere ai propri bambini, anche quando i figli avranno già la capacità di farlo da soli. Possono essere anche solo 5 minuti alla sera, prima di andare a dormire. Quei 5 minuti però sono come una bolla magica, in cui ci si dedica a un mondo immaginario. Sono momenti di condivisione emotiva, di un periodo bellissimo che prima o poi finisce".