Capita che una partita di calcio assomigli a una partita di calcio, ma capita ancora più spesso che una partita di calcio sia una metafora della vita e delle sue contraddizioni, e il racconto di un incontro di pallone sia la scusa per rivelare qualcosa di noi e di quello che ci circonda. Moderno colosseo teatro di mitiche tauromachie in cui i gladiatori simulavano la lotta tra eserciti nemici e passioni contrapposte da esaltare e immortalare. E così quanto accaduto allo stadio Renato Curi di Perugia il 14 maggio 2000 nella celeberrima partita scudetto Perugia-Juventus diventa il simbolo della lotta di Davide contro Golia, momento magico in cui il povero ma giusto riesce ad avere la meglio sul ricco ma non sempre moralmente integerrimo avversario. Un momento in cui tutto torna a posto, la mano de dios che rimette in riga la storia e ripara tante ingiustizie. Una livella sportiva e molto più che sportiva. Quel pomeriggio, in questa chiave esistenziale, è raccontato da Paolo Ortelli nel divertente 1-0 Calori (Milieu Edizioni), dal nome del difensore perugino che segnando la rete decisiva condannò la Juventus alla sconfitta e alla perdita di un titolo ormai quasi sicuro, consegnandolo alla Lazio di Cragnotti. 1-0 Calori è un po’ saggio un po’ romanzo. Un libro destinato a chi crede che lo sport – con i suoi eroi, le sue rivincite attese e spesso ottenute – sia una imperdibile metafora della vita, di chi sa aspettare sul greto del fiume il cadavere del nemico.
Pierfrancesco De Robertis