Giovedì 4 Luglio 2024
CHIARA DI CLEMENTE
Libri

Pazzi, cattivi e misogini: così i Kennedy hanno distrutto le donne

Nel libro “Ask Not”, Maureen Callahan ricostruisce tutti i maltrattamenti degli uomini della dinastia nei confronti di mogli, amanti, collaboratrici (e figlie). Soprusi, tradimenti, orrori “rimasti sempre impuniti”

Ted Kennedy e l'incidente del '69 in cui perse la vita Mary Jo Kopechne

Ted Kennedy e l'incidente del '69 in cui perse la vita Mary Jo Kopechne

New York, 3 luglio 2024 – Il titolo del nuovo libro “Ask Not” fa riferimento alla frase più celebre del discorso di John F. Kennedy del 1961: "Non chiedete cosa il vostro Paese può fare per voi - chiedete cosa potete fare voi per il vostro Paese". I contenuti del nuovo libro suggeriscono invece che quell’”Ask Not” sia riferito a ben altro: non chiedete cosa gli uomini della famiglia Kennedy possano fare alle loro donne, mogli, amanti, compagne – chiedete invece cosa l’America non abbia mai fatto per salvarle da una dinastia tanto potente quanto misogina, e restata impunita.

Stamattina sia il “New York Times” sia “The Guardian” dedicano ampi articoli al libro “Ask Not” firmato dalla giornalista e scrittrice Maureen Callahan, in uscita negli Usa e in Gran Bretagna, titolando _ il NYT _ “Una storia dell'orrore con protagonisti gli uomini mostruosi di Camelot. Callahan dipinge i Kennedy come pazzi, cattivi e pericolosi per le donne” e _ “The Guardian” _  “L'hanno sempre fatta franca": il nuovo libro rivela lo scioccante trattamento riservato dai Kennedy alle donne. Callahan analizza gli uomini Kennedy e le donne che hanno "distrutto", in una storia lunga e macabra”, aggiungendo nel sommario: “‘L'intero gruppo dei Kennedy era composto da assassini di donne, e l'hanno sempre fatta franca’ disse al suo biografo la star del baseball Joe DiMaggio, che incolpò la dinastia per la morte della sua ex moglie, Marilyn Monroe. ‘La faranno franca anche tra cento anni’". E se il NYT sottolinea come tra le fonti citate da Callahan ci siano anche voci non ritenute affidabilissime (National Enquirer, fonti anonime del Senato fors’anche ambigue), “The Guardian” sottolinea invece l’affidabilità del lavoro d’inchiesta svolto dalla scrittrice: consultazione di documenti di archivi, interviste a testimoni, familiari e amici delle vittime, biografie scritte dalle stesse. Tra tutte anche il libro di memorie di Mimi Beardsley,  “Once Upon a Secret: My Affair with President John F Kennedy and Its Aftermath”: “Mimi Beardsley aveva 19 anni e lavorava nell'ufficio stampa della Casa Bianca quando JFK la portò in una camera da letto della residenza privata, la spinse sul letto di Jackie Kennedy e le tolse la verginità: fu il primo incontro di molti”.

"Decenni di reportage ci hanno lasciato un triste elenco _ scrive il NYT _ . Mary Jo Kopechne, lentamente soffocata sotto il metro di acqua nera di Chappaquiddick. Pamela Kelley, gettata da una jeep e paralizzata a vita mentre il conducente, un Kennedy, se la cavava con una multa di 100 dollari. Per non parlare delle donne della famiglia: Joan Kennedy, che entra ed esce di prigione per guida in stato di ebbrezza e dalle cliniche di riabilitazione; Mary Richardson Kennedy, la seconda moglie di un attuale candidato alla presidenza, che si impicca; Rosemary, la più bella delle figlie Kennedy, annientata da una lobotomia autorizzata dalla famiglia”. E loro, i maschi Kennedy, “l’hanno sempre fatta franca”. JFK e Robert e la morte di Marilyn? Solo la punta dell’iceberg.  

La storia degli abusi sulle donne da parte dei Kennedy parte _ secondo Callahan _ da lontano: con Big Joe (Joseph P. Kennedy, Boston, 1888-1969),  "rapace di soldi e di sesso", l’uomo che ha costruito la fortuna di famiglia, e ha dato vita alla dinastia. “La moglie cattolica non ammette il sesso ‘non creativo’, così Big Joe, senza scusarsi, colleziona una serie di amanti, una delle quali, la star del cinema muto Gloria Swanson, nel suo libro di memorie ha descritto il meno consensuale dei suoi incontri proprio con il vecchio Kennedy. E’ da Joe _ scrive Callahan _ che nasce l'abitudine di trattare le donne come "accessori, fattrici, schiave" (così le definiva lui), abitudine che si sarebbe inevitabilmente trasmessa ai suoi figli. Una stirpe misogina.

Così ecco il figlio di Joe il senatore Ted Kennedy (Edward, 1932-2009), protagonista di uno dei capitoli più oscuri della famiglia: “nel 1969, il senatore cadde accidentalmente da un ponte a Chappaquiddick, un'isola del Massachusetts. La sua auto si capovolse in uno stagno e lui si salvò a nuoto. La sua passeggera, Mary Jo Kopechne, un'assistente di 28 anni che ai tempi lavorava per Robert _ scrive “The Guardian” citando Callahan _, morì all'interno dell'auto piena d'acqua. Kennedy non cercò aiuto nella casa più vicina né denunciò l'incidente alle autorità per 10 ore. All'inchiesta John Farrar, il sommozzatore che recuperò il corpo di Mary Jo il pomeriggio successivo, testimoniò che Mary Jo non era annegata ma era morta soffocata. Disse che era rimasta viva per almeno un'ora in acqua, forse di più. Kopechne avrebbe potuto essere salvata. Eppure quell'atto criminale fu trasformato con successo nella ‘tragedia di Ted’, un terribile incidente che gli negò ingiustamente la presidenza. Ted è stato poi venerato come il ‘leone del Senato’;  trascorse il resto della sua vita al Congresso e ricevette un funerale da statista con una copertura giornalistica colossale, mentre il nome di Kopechne fu a malapena menzionato".

Il pericoloso _ se non addirittura mortifero _ “triangolo” JFK Bob e Marilyn Monroe resta nonostante tutto ancora avvolto da molti misteri: la cronaca che nel libro “Blonde” Joyce Carol Oates fa degli incontri tra la diva e il Presidente resta, pur immaginaria, una delle più realistiche e toccanti: su tutte, quella dell’appuntamento in un albergo di New York, dove Monroe per essere condotta di nascosto nella “suite Presidenziale” al sedicesimo piano viene piazzata dentro un montacarichi (“come un quarto di bue”). “Il Presidente avrebbe compiuto 45 anni il 29 maggio 1962; l’Attrice Bionda 36 anni il 1° giugno 1962… Sul letto a baldacchino stava disteso il Presidente, nudo, il telefono sulla pancia,  la cornetta schiacciata contro l’orecchio, impegnato in una telefonata concitatissima”. Marilyn lo vede comunque bello, è già convinta che tra loro sia amore, amore romantico, amore vero.Lui le fa cenno di avvicinarsi, mentre continua a parlare al telefono, arrabbiandosi sempre più, Cuba, Castro. “Delicatamente, ma pur sempre con la sicurezza dell’uomo abituato a ottenere ciò che vuole, il Presidente mise una mano sulla nuca dell’Attrice Bionda e le guidò la testa verso il proprio inguine. No. Io non sono una squillo… In realtà era semplicemente Norma Jeane, confusa e impaurita”. “Dopo quell’orgasmo movimentato il Presidente non aveva più toccato l’Attrice Bionda; il suo pene giaceva moscio e inerte, come una lumaca decrepita; non era più un giovanotto americano, era un patriarca patrizio; ma lei, essendo ancora nuda, sarebbe rimasta la Ragazza del Piano di Sopra – e d’improvviso si sentì sprofondare nel vuoto”.        

Tempi più recenti, anzi piena attualità: il nipote di John F. Kennedy, Robert F. Kennedy Jr, 70 anni, in corsa ora come candidato indipendente alle presidenziali, già negazionista del Covid, antisemita e in queste ore con un articolo di “Vanity Fair” accusato da Eliza Coonet (la babysitter dei bambini nati pure dal primo matrimonio con Ruth Blanck) di averla aggredita sessualmente alla fine degli anni 90, è stato sposato dal ‘94 al 2020 con Mary Richardson dalla quale ha avuto altri quattro figli. "Più Mary soffriva per lui _ scrive Callahan _ , più Bobby la trattava male. Robert alcuni giorni voleva il divorzio, altri voleva portare un'altra donna nel loro letto, un'idea che la umiliava e che lei rifiutava categoricamente. Un giorno Mary aveva invitato un'amica e Bobby entrò nella stanza dove erano riunite le donne: Bobby era appena uscito dalla doccia, e si lasciò cadere l'asciugamano, mostrandosi nudo. Mary sospettava da tempo che lui la tradisse, ma lui negava sempre. Le diceva che era pazza, che era lei a voler distruggere il loro matrimonio e ad allontanarlo. Poi Mary trovò i diari di Robert: c'erano elenchi di donne con cui Robert aveva avuto delle avventure. Le classificava da uno a dieci, come se fosse un adolescente. Il dieci, Mary lo sapeva, corrispondeva a un rapporto sessuale completo. ‘I miei demoni della lussuria’, scriveva, ‘erano il mio più grande difetto’. Le donne catalogate erano tantissime: attrici, modelle, avvocate, architette, attiviste”. Mary era disperata. “Bobby la mandò in terapia: quando chiese alla psichiatra che a Mary fosse diagnosticata una malattia mentale, la dottoressa si rifiutò, dicendogli: ‘Sua moglie non è malata di mente. È arrabbiata e depressa, ma non è malata’”. Quando Robert iniziò poi a frequentare regolarmente l'attrice Cheryl Hines , fece di tutto per liberarsi definitivamente della moglie, escluderla dalla famiglia, arrivando a tagliarle i viveri.

Mary si impiccò nel 2012.  "Contro la volontà dei suoi cari, Mary fu sepolta nella tomba dei Kennedy in Massachusetts, vicino a Eunice Kennedy Shriver, sorella di John F. Kennedy. Ma _ scrive Callahan _ una settimana dopo, nel cuore della notte, senza avvisare i fratelli di Mary e senza ottenere le necessarie autorizzazioni legali, Bobby Kennedy Jr fece spostare la bara di Mary a settecento metri di distanza... Mary fu lasciata senza una lapide che segnasse la sua tomba, sepolta da sola".

Infine (?) capitolo John Kennedy Jr (1960 – 1999), il figlio minore di JFK descritto dalla Callahan come un “serial risk-taker”. Ai tempi del fidanzamento con Carolyn, lui dal fascino da star del cinema, lo scapolo più ambito del mondo; lei, Bessette, direttrice della pubblicità di Calvin Klein, "caduta nella spirale dell’anoressia e della cocaina a causa dell'arroganza e della sconsideratezza di John. ‘C'è una regola non scritta in Massachusetts, le disse John, secondo la quale i membri della mia famiglia possono commettere omicidi e disordini, e nessuno batte ciglio’", cita Callahan. La coppia si sposò nel 1996. Tre anni dopo, John Jr volle che Carolyn lo accompagnasse a un matrimonio di famiglia a Cape Cod, e lei accettò di volare con lui sul piccolo aereo che l’uomo stava ancora imparando a pilotare. "Carolyn lo disse ai familiari, agli amici, alla cameriera del loro ristorante preferito a Martha's Vineyard. Non pensava che suo marito avesse la pazienza, la diligenza, la capacità di attenzione e, in realtà, l'umiltà per essere un buon pilota". La fine? Un tuffo nell’Oceano Atlantico, nel buio della notte..