Martedì 31 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Parole (e fake news) dei populisti Trump maestro di post verità

Quanto fa 2+2? Facile, quattro. Eppure – nonostante si continui a dire che la matematica non è un’opinione – c’è...

David Allegranti

David Allegranti

Quanto fa 2+2? Facile, quattro. Eppure – nonostante si continui a dire che la matematica non è un’opinione – c’è chi vorrebbe farci credere che non è così. Perché siamo stati convinti da sempre, per credenze e spesso anche per appartenenze – guai a parlare di conoscenza – che quello sia il risultato. A insinuare più che il dubbio, ma spesso anche un’altra verità, la post verità che rischia di definire in peggio i tempi che stiamo vivendo, è il populista 4.0 (ormai siamo oltre il 2.0). David Allegranti, nostra firma su Quotidiano Nazionale, ci racconta come Parla un populista nel suo ultimo libro (Mimesis). Il modello da portare all’attenzione è ovviamente Donald Trump, il libro è uscito poco prima che il tycoon tornasse alla Casa Bianca. Ma anche l’ultima campagna elettorale come le due precedenti sono state sintomatiche di come si possa influenzare il dibattito pubblico attraverso i social media, moltiplicatori e acceleratori di fake news. Allegranti nel libro cita giustamente il filosofo Byung-Chul Han, sudcoreano di stanza in Germania. Che non più tardi di un anno e mezzo fa ha pubblicato (in Italia per Einaudi) Infocrazia, con un sottotitolo per un libello di appena 80 pagine che è tutto un programma: Le nostre vite manipolate dalla Rete.

Byung-Chul Han sostiene che ci troviamo di fronte a un nuovo nichilismo che si poggia sulla perdita della fede nella verità stessa. Interessante e inquietante. Se, come ricorda Allegranti, Trump nella sua prima campagna era il commander in tweet, in quest’ultima dopo essere stato bandito da Twitter ha fatto i comizi a braccetto con Elon Musk diventato il padrone dell’ex Twitter, trasformato in X. Quanto meno allarmante.

m. m.