Martedì 2 Luglio 2024
GIUSEPPINA LA FACE
Libri

Non solo Schumann. La leggenda del pianista sull’oceano (della vita)

Il romanzo di Filippo Bergonzoni vincitore del premio Lorenzo Da Ponte

"Un ultimo accordo di Schumann" di Filippo Bergonzoni

"Un ultimo accordo di Schumann" di Filippo Bergonzoni

Bologna, 30 giugno 2024 – Pietro Fiorini insegna al liceo, ha studiato pianoforte, ama la musica con passione. I ricordi di gioventù si sommano alle vicende del presente. Sono esperienze semplici  eppur complesse, possono toccare a ognuno: l’amore, l’amicizia, i desideri del futuro  le perdite del passato, le speranze, le gioie inattese.

È un buon pianista, Pietro: da ragazzo si esercita sui classici, Bach Mozart Beethoven Schubert Chopin, si prepara per il diploma. È stimato dai suoi insegnanti. Ma è davvero una carriera brillante ciò che lui vuole? O non è forse un’altra la strada che, dentro di sé, sente di dover percorrere, rinunciando alle glorie del concertismo solistico? E così, di giorno in giorno, Pietro costruisce la sua esistenza: tappe fondamentali nella sua formazione sentimentale sono l’amore dolcissimo ma irrealizzato per Chiara; quello sensuale, ma non fino in fondo consumato con Lumi; l’amicizia entusiastica, poi infranta e mai più ricucita, con un amico, Enrico Bonora, lui sì un gran pianista. Ne derivano scelte sofferte, ma vere e profonde: l’insegnamento liceale diventerà la sua vita, e a esso dedicherà ogni energia. Ma un filo congiunge il Pietro di ora a quello di allora, da riannodare. È un brano esaltante e fantasioso; un capolavoro di tutti i tempi: “Carnaval op. 9” di Robert Schumann (1835), un ciclo di pezzi brevi che del compositore trasfigura il mondo immaginario. Vi compaiono le maschere della commedia dell’arte; c’è Chiarina, ossia Clara Wieck, l’immenso amore di Robert, divenuta consorte nel 1840; Estrella, quella Esterine von Fricken, già fidanzata del musicista; e ci sono anche Eusebio e Florestano, le due nature del compositore: il primo introverso e sentimentale, il secondo impetuoso e appassionato. Pietro esegue Carnaval all’esame di diploma, ma con l’anima e la mente è altrove: suona la composizione senza sentimento, senza coglierne le  risonanze e le profondità. È un mezzo fiasco. Il momento che dovrebbe aprire una carriera ne segna la chiusura definitiva. Ma ora, docente di liceo, nel saggio di fine anno dei suoi allievi è chiamato a gran voce dal pubblico affinché si esibisca. Esegue Carnaval. Stavolta le mani scorrono sulla tastiera, la musica si dipana, la concentrazione è massima, la sensibilità acuta. L’accordo finale, il raggiante, liberatorio La bemolle è chiaro, definitivo, perentorio. L’ovazione degli astanti suggella la nuova esistenza: Pietro affronterà finalmente con slancio “il variopinto carnevale della vita”.

Delicato e sensibile, il romanzo di Filippo Bergonzoni “Un ultimo accordo di Schumann” (Diastema) ha vinto nel 2023 il premio Lorenzo Da Ponte indetto dalla Casa editrice Diastema. Meritatissimo.