Domenica 17 Novembre 2024
SIMONE ARMINIO
Libri

Libro e film, un giallo nel giallo. Nel labirinto perfetto di Robecchi

Storia e finzione, censura fascista, cinema d’altri tempi e un delitto nel nuovo thriller “Le verità spezzate”

Alessandro Robecchi, 64 anni

Alessandro Robecchi, 64 anni

Bologna, 17 novembre 2024 – È un libro sulle libertà quello appena pubblicato da Alessandro Robecchi. Libertà su molteplici piani, in una matrioska di ambientazioni ben più complessa da raccontare che non da scoprire nelle pagine de “Le verità spezzate”, appena uscito in libreria, il primo per Rizzoli.

C’è la libertà storica, intanto. Quella che appartiene alle vicende umane Augusto De Angelis (1888-1944), il primo giallista seriale italiano, che scrive i suoi libri scendendo a compromessi con la feroce censura fascista. Perciò, per dire, i cattivi sono sempre stranieri, perché l’Italiano non è un vile, e l’inglese invece sì. Su questo piano del reale Robecchi, con maestria ormai nota, ha costruito la sua finzione. Dunque ecco apparire Manlio Parrini, un immaginario maestro della cinepresa, vincitore a Cannes e osannato da critica e botteghino, che però da trent’anni non gira più, poiché schifato dal mondo del cinema e dalle sue regole. Eppure Parrini a un certo punto si decide di svegliarsi dal suo torpore e rimettersi al lavoro proprio per raccontare la storia di De Angelis. E poi c’è un omicidio, of course, se no che giallo sarebbe. L’anziana vedova Bastoni è stata trovata morta nella gigantesca villa dalla cui proprietà il fu marito aveva staccato una depandance per farne dono al regista.

Dunque Parrini, mentre lavora al suo giallo, si ritrova in un giallo. Con gli interrogatori e la flotta di giornalisti fuori dal suo cancello che quasi non credono alla fortuna di poter inserire nel racconto di cronaca nera la presenza del celeberrimo regista ritiratosi da anni a vita privata. L’ultimo dei piani è ciò che unisce la realtà alla fantasia. Sono i personaggi dei libri di De Angelis, che Parrini fa rivivere per preparare il suo film. Primo tra tutti il mite commissario De Vincenzi, antesignano dei nostri commissari di oggi, così riflessivo, psicologico e poco violento, e incredibilmente diverso dall’immaginario dell’epoca fascista in cui De Angelis vive e scrive.

Il miracolo di tutto questo universo appena descritto è che, nel libro di Robecchi, tutto funziona a meraviglia: ogni satellite gira su se stesso, e attorno al suo pianeta, e a loro volta entrambi girano attorno alla sua stella, come nel più perfetto dei sistemi solari.