Martedì 16 Luglio 2024
CESARE SARTORI
Libri

Un libro per l’estate / Le passioni silenziose. Se una vita si ritrova fra le parole di Čechov

Giulia Corsalini, “La lettrice di Čechov” (Nottetempo, 2018): Nina, una quarantenne ucraina con una passione per la letteratura, si trova divisa tra l'amore per la figlia e un'opportunità di insegnamento in Italia. E si ritroverà a riflettere sul senso dell’esistenza

Giulia Corsalini

Giulia Corsalini

Firenze 10 luglio 2024 – Nina è una quarantenne ucraina, di lingua russa, con "una nostalgia malata per le forme entusiasmanti dell’amore"; ha studiato, ma non ha i soldi per mantenere la famiglia. Così decide di venire in Italia per accudire Mariangela, una signora anziana. Nel suo paese ha lasciato il marito malato e l’amata figlia Kàtja, a cui spera di poter assicurare un futuro, la laurea in medicina, il matrimonio. La sua solitudine si divide tra le faccende domestiche e il risveglio della passione per gli studi umanistici e per Čechov in particolare ("per tutto quello che riesce a dire circa l’infinita perdita umana e le aspettative deluse, la sua perfetta narrazione dell’inadempienza dei destini"), che la spingono a frequentare l’istituto di slavistica dell’università della cittadina dove si è trasferita. Qui conosce un carismatico ed enigmatico professore di lingua e letteratura russa, Giulio De Felice, che dirige l’istituto di slavistica e che le offre un contratto temporaneo di docenza ("...avverto che, malgrado l’anacronismo, la precarietà, l’inadeguatezza di queste mie due ore di insegnamento il lavoro intellettuale in sé e la sua comunicazione a una classe di studenti continuano per me a dare un senso al mondo che ho di fronte").

Ma quale futuro le si offre? Ripartire, rimanere, recuperare il rapporto con Kàtja, pensare prima agli altri o a sé? La relazione con il professore, pur in gran parte inespressa e fatta di piccole occasioni tristemente mancate, finisce tuttavia per trattenerla in Italia, compromettendo il rapporto con la figlia. Poi, l’arrivo di un nuovo ricercatore offre a De Felice l’occasione di lasciare che Nina torni a Kiev. Seguono anni di vuoto e silenzio, improvvisamente interrotti da un invito di De Felice che reclama la sua presenza in Italia a un convegno su Čechov…

Una storia esemplare fatta di passioni silenziose, quella raccontata da Giulia Corsalini ne “La lettrice di Čechov” (Nottetempo), una storia di gesti coraggiosi senza testimoni, di stoicismo e dignità senza pretese degli uomini e delle donne che ogni giorno mandano avanti il mondo. "(Nel racconto) “Sul carro”, la storia della maestra che ha lasciato Mosca, dove ha vissuto con la sua famiglia, e vive sola, da anni, in un paesino poco accogliente, tra gente dura... di quello avrei parlato nella relazione, della solitudine di quella donna, del senso di sordo malessere quotidiano che sicuramente deve accompagnarla. "C’è un nucleo vitale nel discorso sulla letteratura; tutto sta a non impantanarsi in argomentazioni sofisticate; cogliere e far cogliere quanto un libro sa dire della vita di ognuno e quanto possa aggiungervi, attingendo alle infinite possibilità e configurazioni dell’esistenza umana".