Lunedì 8 Luglio 2024

Le immagini di Katja Petrowskaja: un testo inedito sarà presentato al festival “Conversazioni”

La scrittrice di origine ucraina presenterà “Ancora un altro necrologio o: Niobe e i suoi figli” sabato 6 luglio. “Ormai la guerra sembra un dato inevitabile”

Katja Petrowskaja

Katja Petrowskaja

Roma, 5 luglio 2024 – “Lo shock dell'inizio della guerra in Ucraina si è trasformato in una routine che ci accompagna da tempo. Ormai la guerra sembra un dato inevitabile. Viviamo in registri temporali differenti, in un mondo globalizzato, ma profondamente diviso. In Ucraina muoiono persone, lo vediamo letteralmente online”. Inizia così “Ancora un altro necrologio o: Niobe e i suoi figli”, il testo inedito che la scrittrice Katja Petrowskaja – premio Strega europeo 2015 con “Forse Esther” (Adelphi, 2014) – proporrà sabato 6 luglio al festival “Le Conversazioni” a Capri.

Il testo di Petrowskaja, scrittrice e giornalista tedesca nata a Kiev, è dedicato alla guerra, descritta attraverso una serie di immagini e riflessioni: “È successo il giorno stesso in cui Ewgen G. è morto. Ero a Roma e fotografavo tutto ciò che vedevo, non solo la città, ma anche le persone che fotografavano, forse per prolungare la realtà della primavera, per coprire la guerra perdurante, per rimuovere la morte in me, come se fotografare la bellezza fosse anche uno strumento di lotta, giorno dopo giorno, nonostante la guerra”. Le immagini si susseguono nitide, le descrizioni crude nella riflessione dell’autrice sul mito di Niobe e dell’uccisione dei suoi quattordici figli, che scaturisce dalla visione di una statua in una villa della città.

“Mi stupivo di come il mio sguardo fosse cambiato in quell'anno di guerra, soprattutto se vedevo un corpo di pietra grezza riverso a terra, in mezzo a foglie verdi” scrive Petrowskaja. Osservando la statua, la scrittrice riflette sull’orrore della guerra in Ucraina, e su come ha assistito a quell’orrore attraverso le immagini sui social, screenshottando volti per sottrarli “alla fiumana della morte”.

Quello delle immagini è un tema ricorrente per Petrowskaja. L’autrice ha appena pubblicato un libro proprio incentrato su questo tema, “La foto mi guardava” (Adelphi), che sarà presentato sabato 13 luglio al festival “Una montagna di libri”, a Cortina d’Ampezzo. Per anni, la scrittrice si è cimentata in un genere tanto antico quanto arduo, l'ecfrasi: non già di dipinti, ma di fotografie, dalle quali si è sentita scrutata, indagata, interpellata.

In un'epoca in cui dalle immagini siamo sopraffatti - tanto che, per sbarazzarcene in pochi istanti, abbiamo imparato a “scrollarle” via – l’autrice sceglie l'audace via dell'osservazione lenta e minuziosa, l'unica in grado di spiegare l'attrazione che queste suscitano in lei, e insieme di renderle parlanti, di svelarne segreti, di trasformale in storie, a volte atroci. 

C.C.