Martedì 29 Ottobre 2024
COSTANZA CHIRDO
Libri

La vera Sex Education di Gillian Anderson: “Nel mio libro i desideri più intimi delle donne”

Da oggi in libreria “Want”, una raccolta di fantasie sessuali femminili rivelate all’autrice in forma anonima. “Dare via libera all’immaginazione è salutare. Le donne non vogliono più la solita cosa”

Gillian Anderson in "Sex Education" (Netflix, 2019-2023)

Gillian Anderson in "Sex Education" (Netflix, 2019-2023)

Firenze, 29 ottobre 2024 – “Come donne, sappiamo che il sesso è qualcosa di più del semplice sesso, ma molte di noi non ne parlano. Le nostre paure e fantasie più profonde e intime rimangono chiuse dentro di noi. Fino a quando qualcuno non arriva con la chiave. Bene, ecco la vostra chiave”. Con queste parole, lo scorso anno l’attrice statunitense Gillian Anderson, 56 anni, nota per i ruoli interpretati nelle serie “X-Files” e “Sex Education”, invitava le migliaia di donne che la seguono su Instagram a scriverle in forma anonima raccontandole le loro fantasie sessuali più intime, per raccoglierle in un libro. Oggi, martedì 29 ottobre, quel libro esce in Italia per Feltrinelli: si intitola “Want. Fantasie erotiche anonime raccolte da Gillian Anderson”, e contiene ben 174 racconti di fantasie sessuali scritti da donne di tutto il mondo.

"Want” è “Un libro che esplora come le donne pensano al sesso – spiegava Anderson nel reel pubblicato su Ig  – Perché il sesso riguarda la femminilità e la maternità, l'infedeltà e lo sfruttamento, il consenso e il rispetto, l'equità e l'uguaglianza, l'amore e l'odio, il piacere e il dolore”. E così nel libro si alternano storie di ogni tipo: da chi sogna di farsi dare da mangiare della cioccolata dal maestro di pozioni di Hogwarts, a chi vorrebbe allattare un cassiere del supermercato; da chi immagina la morte del partner per poter finalmente esplorare i suoi sentimenti per le donne, a chi riesce a raggiungere l’orgasmo solo pensando al proprio marito che la tradisce. I racconti sono tra i più bizzarri, ed è proprio questa loro autenticità che li rende eccitanti. Protette dall’anonimato, molte donne si sono aperte e lo hanno fatto senza filtri, senza autocensura, dando voce ai loro desideri più nascosti. La stessa Anderson ha inserito nella raccolta la sua fantasia sessuale, ovviamente in forma anonima, lasciando ai lettori il piacere di provare a indovinare quale sia.

“Le fantasie sessuali rendono le donne libere – ha detto Anderson in un’intervista per “7” – Raccontarle non è pornografia, ma un’operazione-verità”. Per chi ha visto “Sex Education”, non è difficile immaginare queste parole provenire dalla bocca di Jean Milburn, il personaggio interpretato da Anderson: madre del protagonista Otis, sessuologa e terapista sessuale. Non a caso, l’autrice ha rivelato di aver trovato ispirazione per il suo libro proprio nel personaggio di Jean. Ma non solo. Come scrive il Guardian, “Want” rappresenta anche una sorta di sequel di “Il mio giardino segreto” di Nancy Friday (Lyra Libri, 1986), anch’esso una raccolta di fantasie erotiche femminili, pubblicato nel 1973. A differenza del libro di Friday però, molto più esplicito e non censurato, “Want” è più moderato. Rispetto agli anni ‘70 – parte dei contenuti de “Il mio giardino segreto” ad oggi sarebbero “impubblicabili” – abbiamo acquisito “una comprensione più sfumata delle dinamiche di potere dannose nelle relazioni sessuali – scrive il quotidiano britannico – Ma una conseguenza di questo progresso è l’impulso a censurare i nostri sogni sessuali più segreti, se il sesso che sogniamo non si conforma a determinati standard”.

"Il succo di questa esperienza per me così significativa è che le donne non vogliono più la solita cosa – ha dichiarato Anderson – Dare via libera all’immaginazione è salutare. C’è ancora molta vergogna nel farlo, da parte delle donne”. Il tutto ovviamente regolato da una selezione, nelle centinaia di messaggi ricevuti dall’autrice, basata su criteri di sicurezza, consenso e legalità. “Il mio personaggio in ‘Sex Education’ pensa che sia incredibilmente salutare condividere le proprie fantasie più intime con il partner – ha detto Anderson – Spiegherebbe che la comunicazione crea vicinanza, stimola l’eccitazione e dimostra un grado di fiducia che non può che giovare a una relazione erotica. Solo che anche lei ha qualche problemino. Mi fiderei del tutto di lei in tema di rapporti intimi? No, ma è un personaggio di un serial televisivo. Questo libro è vero”.