Sabato 17 Agosto 2024
GIGI PAOLI
Libri

Un libro per l’estate / La storia che non fu. Una catena di misteri nella Berlino nazista

"Fatherland" di Robert Harris (Mondadori, 1992): un affresco maestoso di storia alternativa, immaginando un mondo in cui le SS hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale. Un thriller che sfida la realtà.

Robert Harris, 67 anni

Robert Harris, 67 anni

Firenze, 14 agosto 2024 – La narrativa ucronica – basata sulla premessa generale che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale – è spesso considerata un sottoprodotto della fantascienza: una sorta di uova di lompo da discount rispetto al caviale del romanzo, anche giallo, che affonda solidamente le radici nel terreno della realtà. Ma se ci ricordiamo autori come Murakami, Dick, Roth, King o adddirittura Ariosto (perché “L’Orlando furioso” non è altro che un poema ucronico, rileggere la storia per credere), beh, allora forse potremmo capire quanto le nostre valutazioni siano talvolta condizionate dalla vulgata comune.

Pubblicato nel 1992 e diventato subito un bestseller mondiale, “Fatherland” di Robert Harris (Mondadori) è considerato l’affresco più maestoso di storia alternativa del XX secolo. Che parte da un interrogativo inquietante: cosa sarebbe successo se Hitler e i nazisti avessero vinto la seconda guerra mondiale? Ambientato nel 1964 nella Berlino capitale di un impero che si estende dal Reno agli Urali – dove la svastica sventola ovunque, gli ebrei sono stati sterminati in tutta Europa, l’Unione Sovietica è in cenere e gli Stati Uniti lontani e isolati – ci si prepara a festeggiare il Führertag, il 75° compleanno di Hitler, in onore del quale è stato invitato il presidente americano Joseph Kennedy (nella realtà, il padre antisemita e filonazista di John e Robert) per arrivare alla firma di un trattato che ponga fine alla guerra fredda tra Usa e Germania nazista.

E’ uno scenario sontuoso, di perizia storica ed equilibrio raffinatissimi, quello che riesce a creare Harris, giornalista e saggista inglese che con questo romanzo debuttò entrando subito nell’Olimpo. In questo mondo alternativo s’innesta un mistero, ossia la morte di un gerarca nazista su cui è chiamato a investigare un agente della polizia criminale di Berlino.

’Fatherland’ è molto più di un giallo, o di un thriller, ed è molto più di un banale romanzo di narrativa ucronica. È un capostipite ineguagliato, la pietra angolare di una scuola che ha avuto tantissimi epigoni, anche eccellenti, tipo lo Stephen King di ’22.11.63’, ma senza mai essere affiancato da nessuno sul primo gradino del podio. E se amerete questo libro, non potrete non guardare la serie tv “The Man in the High Castle“,  l’uomo nell’alto castello, che immagina la sconfitta degli Alleati nella seconda guerra mondiale e gli Usa occupati dai nazisti. Serie per la quale, guarda caso, l’ispirazione è stata “La svastica sul sole”, romanzo ucronico di Philip K. Dick, il sensazionale autore di “Blade Runner”. E alla fine tutto torna, no?