Domenica 11 Agosto 2024

Il tesoro di B.Traven?. È nella Sierra Madre

B. Traven, misterioso scrittore tedesco, ha regalato capolavori come "Il tesoro della Sierra Madre", trasposto in un celebre film. Ambientato nel mondo western, il romanzo offre profondità psicologica e emozioni universali, simili a quelle de "Il conte di Montecristo".

Il tesoro di B.Traven?. È nella Sierra Madre

B. Traven, misterioso scrittore tedesco, ha regalato capolavori come "Il tesoro della Sierra Madre", trasposto in un celebre film. Ambientato nel mondo western, il romanzo offre profondità psicologica e emozioni universali, simili a quelle de "Il conte di Montecristo".

Chi ancora non conosce B. Traven ha la fortuna di avere davanti molte pagine di grande (e appassionante) letteratura ancora da scoprire e da leggere. L’identità di Traven è avvolta dal mistero, che si infittisce sempre più ogni volta che qualcuno scrive di lui lanciandosi in nuove ipotesi e in altri “forse”. Mi ci metto anche io, ma la faccio breve, perché a me interessa parlare di lui come scrittore. Probabilmente tedesco (o di lingua tedesca), probabilmente anarchico (o perlomeno socialista), probabilmente da giovane attore e giornalista, probabilmente fuggito in Messico, per anni invisibile, forse nascosto dietro nomi come Feige, Torvan, Marut, Croves e via dicendo, questo scrittore ha sempre avvolto in una coltre di fumo la sua vera identità, anche per motivi – diciamo così – teorici: "Le persone creative non dovrebbero avere altra biografia all’infuori dei loro lavori". La leggenda vuole che per cedere in licenza i diritti di un suo romanzo al cinema, abbia mandato il suo agente a trattare… ma in realtà era lui stesso.

Comunque Traven (uno dei tanti pseudonimi) ha seminato sul mondo dei veri capolavori. Ma oggi voglio parlarvi di questo: Il tesoro della Sierra Madre, dal quale nel ‘48 John Huston ha tratto l’omonimo film con Humphrey Bogart, vincitore di tre premi Oscar (anche se il romanzo è infinitamente più intenso e più bello). Come si capisce dal titolo, l’ambientazione è western. Ma così come nello “scenario partigiano”, oppure paesano e contadino di Fenoglio, erano messi in scena sentimenti universali, anche in questo scenario western i personaggi hanno una potenza da romanzo russo. Personaggi indimenticabili in cui specchiarsi per conoscersi un po’ meglio.

Un romanzo di grande forza letteraria, che travalica appunto l’ambientazione, che funge solo da palcoscenico, anche se ben solido e reale. Insomma, anche se ci sono cercatori d’oro, miniere, sparatorie e cavalli, entriamo nella mente, nella personalità, nell’animo di questi personaggi che ruotano intorno alla ricerca e al sogno della ricchezza. Dunque il piacere della lettura si moltiplica: abbiamo l’emozione dell’avventura e la conoscenza dei sentimenti, come in quell’immenso capolavoro che è Il conte di Montecristo, vangelo per gli scrittori di ogni tempo.