Udine, 26 gennaio 2025 – Una festa e una celebrazione della pace, della cultura e della memoria, con l’emozionante omaggio della moglie Giannola al marito e “patriarca“ Benito Nonino, scomparso nel 2024, simbolo di resistenza e innovazione che continua a vivere nel cuore della distilleria che produce la famosa grappa e della famiglia Nonino. Si è tenuta ieri a Ronchi di Percoto (Udine) la cerimonia del Premio Nonino 2025, alla 50ª edizione, con la partecipazione dei premiati, l’ex primo ministro francese e diplomatico Dominique de Villepin, lo scrittore tedesco Michael Krüger (Premio Internazionale), la danzatrice senegalese Germaine Acogny, lo studioso irlandese Ben Little e il vitigno Pignolo.
De Villepin – salutato anche da Edgar Morin un collegamento video – ha parlato della crisi ucraina e del conflitto a Gaza, evidenziando il ruolo dell’Europa nel processo di pace: "Trump vuole risolvere la questione ucraina in pochi giorni, ma senza l’Europa, il processo di pace sarebbe incompleto", ha affermato.
Michael Krüger, la cui opera in Italia è ora pubblicata da La nave di Teseo, ha suggerito ai potenti della Terra di riscoprire il valore della poesia anche nella vita pubblica e collettiva: "Immaginate che la signora Giorgia Meloni legga una poesia di Eugenio Montale prima di aprire la discussione sull’immigrazione o che la signora Christine Lagarde legga, prima di annunciare la riduzione dell’aliquota di base una poesia di René Char o che il signor Olaf Scholz, prima di fare un passo indietro decida di leggere una poesia di Ingeborg Bachmann: l’atmosfera intorno a loro cambierebbe immediatamente, la retorica tagliente, che cerca di ferire e violentare l’avversario, e, tra l’altro, il linguaggio stesso, diventerebbero più civili o almeno accettabili". Krüger ha anche espresso preoccupazione per la solitudine delle nuove generazioni. "Recuperiamo la poesia – ha ammonito – che è un linguaggio che unisce".