Venerdì 10 Gennaio 2025
Giulia Carla de Carlo
Libri

Il “Malammore” che divora: tra ossessione e tragedia nel Rione Sanità. Il nuovo noir di Anna Vera Viva

L’autrice racconta il suo ultimo libro, edito da Garzanti, in una intervista rilasciata per il nostro vodcast dedicato ai libri, agli autori e alle storie

Napoli è una città dalle mille espressioni: la bellezza tinge il paesaggio, i sorrisi stringono il cuore, ma esiste anche un’anima noir che percorre i vicoli e va a braccetto con povertà e crimine. La scrittrice Anna Vera Viva, con occhio attento, ha perlustrato la città portando in superficie il sommerso. Napoli diventa la protagonista dei suoi noir; soprattutto, il rione Sanità. “Il quartiere è uno dei più antichi della città – spiega l’autrice ai microfoni de Il Piacere della Lettura -. È ricchissimo di storia e leggende, pieno di passioni e di suggestioni. Ideale per colorare le mie storie. Napoli è un set a cielo aperto, è come avere un personaggio in più”. Dopo Questioni di sangue e L’artiglio del tempo, quindi, Anna Vera Viva ci riporta nel rione Sanità con Malammore (Garzanti).

Il Malammore è l’amore che divora, distrugge e devia verso qualcosa di negativo; passioni che hanno un esito tragico. È una forma di ossessione.” I protagonisti, che ritroviamo anche in questo terzo romanzo, sono Padre Raffaele e don Peppino, due fratelli, rispettivamente prete e boss. “Nascono nel rione Sanità, figli di un piccolo delinquente e di una mamma molto affettuosa che purtroppo muore. Raffaele viene adottato da una famiglia romana, colta e benestante che gli garantisce un futuro. Peppino, invece, rimane nella Sanità e segue le orme del padre, ma rispetto a lui è più intelligente e ambizioso. Raffaele cresce a Roma attendendo sempre l’arrivo del fratello che non arriverà mai. Passeranno quarant’anni, il caso ci metterà lo zampino e Padre Raffaele si ritrova catapultato nel rione Sanità. A quel punto il rapporto con il fratello, diventato nel frattempo il boss del quartiere, sarà inevitabile. E quel legame sarà un problema per entrambi, perché Padre Raffaele si renderà conto che ruoli, posizioni e scelte non hanno alcun potere nei confronti dell’amore che li unisce.”

La copertina dell'ultima fatica letteraria di Anna Vera Viva
La copertina dell'ultima fatica letteraria di Anna Vera Viva

Come ogni noir che si rispetti, oltre alla linea orizzontale – che vede procedere i protagonisti -, ce n’è un’altra verticale, unica per ogni romanzo. Infatti, i libri si possono leggere separatamente. In Malammore, la protagonista è Brunella, al secolo Antonio Capasso. “Brunella è una semidivinità, uno di quegli esseri che sprigionano una seduzione potente, usata anche come arma. È ambita, desiderata, bramata, ma è anche un essere molto pericoloso. La cosa migliore è scoprirla leggendo il romanzo.” In Malammore il noir avvolge la storia in maniera minuziosa.

“A me interessa raccontare l’essere umano in prossimità di un evento che lo destabilizza e distrugge il suo quotidiano. L’essere umano viene fuori con la sua potenza e le sue passioni.” Per gli amanti del giallo sarà interessante cercare di scoprire l’assassino. Il consiglio di Anna Vera Viva per Il piacere della lettura è Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij, perché indugia e indaga sulle domande più pericolose che l’essere umano si fa; pericolose quanto le risposte che si è disposti a dare.