Roma, 27 ottobre 2024 – Il genio e la tragedia, insomma l’avventura umana di Federico Garcia Lorca. Ilu Ros, illustratrice spagnola nemmeno quarantenne, ci regala, grazie alla giovane casa editrice Ventanas, una biografia del grande poeta, “Federico”, che riesce a commuovere e convincere, per la forza dei disegni – di grande espressività – e per la fluidità del testo, che ripercorre l’esistenza di Garcia Lorca attingendo a una pluralità di fonti d’informazione: lettere, documenti, ma anche la testimonianza della sorella Isabel. Quest’ultima, in particolare, ricostruisce il clima familiare caldo e aperto, ciò che permise all’inquieto Federico, superate le prime perplessità paterne, d’inseguire la sua vocazione artistica, approdando da Granada alla capitale Madrid, dove il giovane poeta incontrerà un gruppo di coetanei (fra loro anche Luis Buñuel, Rafael Alberti, Salvador Dalì) coi quali formerà una sorta di rivoluzionario consorzio artistico.
La genesi delle opere più intense si interseca con le vicende personali di Federico, a cominciare dalla relazione giovanile con Dalì passando per i viaggi a New York e Cuba, e con la storia della Spagna del tempo. Garcia Lorca è stato un incantevole innovatore, nella poesia e anche nel teatro, con “La Barraca“, un progetto di teatro popolare ambulante che Ilu Ros restituisce vividamente. Un personaggio così non poteva piacere al retrogrado nazionalismo spagnolo, promotore del golpe di Francisco Franco. Come scrisse Dalì: "Il terrore dell’incubo più orribile allungò il suo artiglio di ferro su tutto il paese". La fine del poeta, fucilato lungo una strada di campagna, è una ferita ancora aperta nella cultura europea.