Venerdì 7 Marzo 2025
Giulia Carla de Carlo
Libri

“Il carico da undici”: il noir di Patrizia Violi che racconta la provincia tra ironia e mistero

Nel vodcast Il Piacere della Lettura, l’autrice svela i segreti del suo romanzo ambientato a Imola nel 1979, tra delitti, cambiamenti sociali e personaggi indimenticabili

“Il carico da undici”: il noir di Patrizia Violi che racconta la provincia tra ironia e mistero

Il noir di provincia ha un fascino tutto suo: atmosfere sospese, personaggi che portano il peso di una realtà più piccola ma non meno intensa, delitti che si intrecciano con dinamiche sociali e familiari. Il tutto condito con un po’ di ironia. Patrizia Violi, giornalista e autrice de "Il carico da undici" (Salani), incarna perfettamente questo approccio con il suo romanzo ambientato a Imola nel 1979.

Violi, nel nostro vodcast “Il piacere della lettura”, ci ha raccontato che ha scelto il 1979 come momento cruciale, l'anno in cui hanno iniziato ad emergere edonismo e superficialità, elementi che avrebbero caratterizzato gli anni a venire. Imola, la sua città natale, diventa così il palcoscenico perfetto per raccontare un cambiamento sociale che si riflette nelle vite dei personaggi. “È il momento in cui è cominciata la superficialità che ci ha portato all’epoca dei social”, racconta. “Erano gli anni delle prime televisioni locali, dell’arrivo della Formula 1, dei vip che portavano denaro e turismo. Ma quando c’è troppa voglia di far soldi, si prendono anche scorciatoie pericolose.”

Il protagonista, Lenin, incarna alla perfezione l'ossessione per l'apparenza e il successo, una caratteristica che Violi tratteggia con grande acutezza e ironia. Non è soltanto lui, però, ad emergere: il romanzo è popolato da personaggi femminili forti, che rappresentano il passaggio tra una generazione legata alla tradizione e una più indipendente e ribelle. Le donne del romanzo sono diverse tra loro, ma tutte partecipano a un mondo in mutamento, tra sogni di emancipazione e vincoli del passato. “C’è la madre di Desi, che balla il liscio nonostante le critiche; Desi stessa, più legata alla tradizione; Gloria, una giovane ribelle; e tante altre. Ho voluto raccontare il femminile in un momento di rottura tra vecchio e nuovo.”

La copertina del libro di Patrizia Violi "Il carico da undici"
La copertina del libro di Patrizia Violi "Il carico da undici"

Anche gli anziani della casa di riposo in cui Lenin lavora trovano spazio nella narrazione. Violi li dipinge con umorismo e affetto, sottolineando il loro bisogno di mantenere dignità e spirito competitivo, persino attraverso un semplice gioco di carte. “Mostrare che il tuo vicino di camera è più rimbambito di te è un motivo di orgoglio”, scherza Violi.

Ed è proprio l’ironia uno degli elementi più interessanti del romanzo. Violi ammette di aver scritto il libro divertendosi e il risultato è un racconto che, pur con un’indagine investigativa, non si prende mai troppo sul serio. Il male non è ovunque, e l'umanità dei personaggi permette di mantenere un equilibrio tra tensione e sorriso.

Il noir, d'altra parte, non è solo mistero e omicidi: è un genere che racconta la società, che esplora le zone grigie dell'animo umano e che, attraverso i suoi personaggi, mette in discussione certezze e ipocrisie. Il successo del romanzo giallo dimostra quanto sia ancora forte il fascino di queste storie, capaci di riflettere il nostro presente anche quando sono ambientate nel passato. Che si tratti di città o di provincia, la letteratura noir continua a essere uno specchio potente delle contraddizioni e della voglia di scoprire l’animo sordido che alberga nell’umanità.