New York, 21 novembre 2024 – La casa editrice HarperCollins permetterà a una azienda tecnologica di utilizzare i suoi libri per addestrare modelli di intelligenza artificiale.
Secondo quanto annunciato dall’editore, i testi utilizzati per il training dell’IA sarebbero esclusivamente titoli di saggistica del catalogo arretrato. L’accordo con l’azienda tecnologica – di cui HarperCollins non ha rilasciato il nome – prevede infatti l’utilizzo “limitato” dei libri, con il consenso degli autori, “al fine di migliorare qualità e prestazioni” dei modelli di IA. “Sebbene riteniamo che questo accordo sia interessante, rispettiamo le diverse opinioni dei nostri autori, i quali hanno la possibilità di aderire all’accordo o di rinunciare all’opportunità” si legge nel comunicato della casa editrice riportato dal Guardian.
Come spiega il quotidiano britannico, la dichiarazione è arrivata dopo che, la scorsa settimana, l’autore di libri per bambini statunitense Daniel Kibblesmith ha rivelato di aver ricevuto un’offerta di 2.500 dollari per il permesso di utilizzare uno dei suoi libri, pubblicato da HarperCollins, per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Kibblesmith ha pubblicato sul social Bluesky una serie di screenshot di un’email ricevuta dall'agenzia che rappresentava il suo libro del 2017 “Santa's Husband”. Nell’email si legge che i diritti sarebbero concessi in licenza a un’azienda tecnologica per tre anni, “con alcune protezioni riguardanti il riconoscimento e con dei limiti sull’uso testuale nei riscontri dell'IA”. Si legge inoltre che i termini dell’accordo non sono negoziabili, ma che sono stati accettati da “diverse centinaia di autori”.
Come sottolinea il Guardian, sebbene HarperCollins affermi che l'accordo riguarderà solo titoli di saggistica, il libro di Kibblesmith è in realtà un libro di narrativa per bambini. Dopo aver postato gli screenshot dell’email, Kibblesmith ha incoraggiato le persone a “indirizzare qualsiasi indignazione verso l'azione di acquistare libri fisici di autori viventi presso le librerie locali”.
“HarperCollins ha una lunga storia di innovazione e sperimentazione con nuovi modelli di business – ha detto la casa editrice nella sua dichiarazione – Parte del nostro ruolo è quello di presentare opportunità agli autori, proteggendo al contempo il valore intrinseco delle loro opere e i nostri flussi di entrate. Questo accordo persegue tale obiettivo”.
Lo scorso aprile, era stato annunciato che HarperCollins avrebbe collaborato con la società di intelligenza artificiale ElevenLabs, per produrre audiolibri per il mercato delle lingue straniere che altrimenti non sarebbero stati creati. All'epoca, l'editore aveva dichiarato che, pur continuando a “dedicare tempo e risorse a produzioni guidate da attori vocali”, l’intelligenza artificiale sarebbe stata “utilizzata come strumento complementare per consentire un numero maggiore di audiolibri per le serie del catalogo arretrato nei mercati non anglofoni”.