Lunedì 2 Settembre 2024
COSTANZA CHIRDO
Libri

I grandi editori fanno causa alla Florida: troppi libri “osceni” rimossi dalle scuole

Da Huxley, a Twain, al “Diario di Anna Frank”. Centinaia di titoli esclusi dalle biblioteche scolastiche sulla base della legge del 2023 perché ritenuti “sessualmente espliciti”

Una ragazza in biblioteca

Una ragazza in biblioteca

Orlando, 2 settembre 2024 – “Una trovata”. Si riduce a ciò, secondo Sydney Booker, portavoce del dipartimento d’istruzione della Florida, la causa intentata da sei grandi editori USA contro lo stato per denunciare la rimozione di centinaia di titoli dalle biblioteche scolastiche, anche libri di autori come Twain, Hemingway, Atwood, King e altri non meno famosi: “Non ci sono libri banditi in Florida – ha scritto Booker in un’email a The Hill – Il materiale sessualmente esplicito non è adatto alle scuole”.

Giovedì scorso, Penguin Random HouseHachette Book Group, HarperCollins Publishers, Macmillan PublishersSimon & Schuster e Sourcebooks hanno depositato una causa di 94 pagine alla Corte federale di Orlando. La causa – che vede come querelanti anche l’Authors Guild e un certo numero di scrittori individuali – prende di mira le “ampie disposizioni di rimozione di libri” della House Bill 1069, la legge, entrata in vigore il primo luglio 2023, che richiede ai distretti scolastici di creare un meccanismo per consentire ai genitori di opporsi a qualsiasi contenuto ritenuto pornografico o inappropriato.

Secondo gli editori, si tratta di una legge “incostituzionale” che sta permettendo alla destra di contestare centinaia di libri e farli rimuovere dalle biblioteche. Un “pilastro fondamentale della guerra del governatore repubblicano Ron DeSantis contro il ‘woke’ nei campus della Florida” – come la definisce il Guardian – la legge è stata usata da attivisti di destra che hanno rapidamente capito che qualsiasi libro contestato doveva essere immediatamente rimosso e sarebbe stato restituito solo dopo l'esaurimento di un lungo e complesso processo di revisione. Da quando è entrata in vigore, classici come “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley, “Per chi suona la campana” di Ernest Hemingway e “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain sono stati contestati e rimossi dalle biblioteche di scuole elementari, medie e superiori, insieme a molti altri titoli come “Il diario di Anna Frank” e autori besteller come Margaret Atwood, Judy Blume e Stephen King.

La causa intentata dagli editori afferma che le disposizioni di rimozione dei libri violano le precedenti decisioni della Corte Suprema relative alla revisione delle opere per il loro valore letterario, artistico, politico e scientifico nel loro complesso. “Gli studenti hanno bisogno di accesso a libri che riflettano una vasta gamma di esperienze umane per imparare e crescere – ha dichiarato Penguin Random House – È essenziale per l'educazione dei nostri giovani che insegnanti e bibliotecari siano autorizzati a usare la loro esperienza professionale per abbinare i libri dei nostri autori al lettore giusto al momento giusto della sua vita.”

DeSantis ha tentato di ritrarre la questione come “una bufala”, sostenendo che, poiché lo stato ha dato ai genitori il potere di fare obiezioni, e non è responsabile dei libri rimossi dagli scaffali. Ha però ammesso che “cattivi attori”, come il gruppo di estrema destra Moms for Liberty, hanno presentato “contestazioni frivole” che stavano sommergendo i distretti scolastici, e ha preso provvedimenti per limitare il numero di contestazioni che possono essere fatte.