Roma, 26 luglio 2024 – Nel 2021, Keanu Reeves ha pubblicato una serie di fumetti intitolata “BRZRKR” (distribuita in Italia da Panini Comics tra il 2022 e il 2024). Il protagonista “B”, dalle incredibili somiglianze con l’attore canadese di “Matrix” (1999-2003), è un guerriero immortale di circa 80.000 anni, semi-dio, figlio del dio della guerra Berzeker, che viaggia attraverso il tempo e lo spazio cercando risposte sulla propria identità. Adesso, “BRZRKR” è diventato un romanzo: scritto con l’autore di fantascienza britannico China Miéville, il 23 luglio ha debuttato negli USA “The book of elsewhere”, pubblicato da Boom! Studios e Del Rey Books.
In “The book of elsewhere”, l’universo creato da Reeves nella serie di comics viene ulteriormente ampliato. Protagonista sempre B, che dopo aver attraversato le epoche storiche – e preistoriche – e aver combattuto guerre “ultraviolente”, ha deciso di collocarsi nel nostro spazio-tempo, arruolandosi nell’esercito americano per occuparsi dei lavori più sporchi. In cambio vuole solo una cosa: scoprire la verità sulla sua vita, e su come portarla a termine. Nella storia di Reeves, il tema del guerriero immortale e perseguitato da una malinconia esistenziale è portato all’estremo, in un mix di sfumature del genere fantascientifico, dal new weird alla fantascienza speculativa.
In realtà, il romanzo non è scritto da Reeves: a quanto pare, l’attore ha affidato la sua idea a Miéville, e ha lasciato fare allo scrittore considerato uno dei maestri della letteratura new weird. Come si legge in varie recensioni – il libro uscirà in Italia nel 2025, per minimum fax –, la storia è un susseguirsi di eventi interessanti e bizzarri, affascinanti e sconcertanti. E per adesso, è stato ricevuto dalla critica in modo altrettanto variegato.
Mentre il Los Angeles Times ha definito il romanzo “soddisfacente a livello emotivo e moralmente complesso”, la recensione di The Guardian presenta toni un po’ diversi. Per il quotidiano britannico, già il fumetto dal titolo “troppo macho per contenere vocali” offre poco in termini di storia vera e propria: è più un susseguirsi di scene di azione, violentissime, esplicite e monotone. Potrebbe essere ridicolo, dice il Guardian, se non fosse che “Keanu è il personaggio principale, e Keanu è cool”. Nonostante ci sia qualche “tocco carino”, e nonostante sia scritto da Miéville, secondo The Guardian è improbabile che il libro andrà a collocarsi tra i suoi capolavori: “Entra nel Miétrix, ma preparati a rimanere deluso”.