Mercoledì 12 Marzo 2025
Giovanni Panettiere
Libri

Don Mazzolari ai detenuti. Pioniere della giustizia riparativa

Il filo rosso della redenzione negli scritti sul carcere

Don Primo Mazzolari (Cremona, 13 gennaio 1890 – Cremona, 12 aprile 1959)

Don Primo Mazzolari (Cremona, 13 gennaio 1890 – Cremona, 12 aprile 1959)

Bologna, 2 febbraio 2025 – In questo Giubileo votato alla speranza la redenzione è il sottile filo rosso che unisce papa Francesco a don Primo Mazzolari (1890-1959), a distanza di 135 anni dalla nascita del prete di Bozzolo, nel Mantovano. Riscatto e speranza per tutte e tutti, al punto che papa Bergoglio non ha esitato ad aprire la seconda Porta Santa, dopo quella in San Pietro, proprio in un carcere, a Rebibbia. In questo modo ha inteso indicare ai detenuti un simbolo per guardare all’avvenire con fiducia e un rinnovato impegno di vita. Come dire che c’è un domani anche per chi, a causa dei suoi crimini, vive un oggi di reclusione.

Quello stesso presente di detenzione in cui fu costretto a suo tempo don Mazzolari per via della sua ferma e coraggiosa opposizione alla dittatura fascista. È stato anche in questo contesto che "La tromba dello Spirito Santo in Val Padana", così come lo definì papa Giovanni XXIII, iniziò a considerare il carcere non solo come un luogo di pena, ma anche e soprattutto come spazio di redenzione e rinascita. Il libro Oltre le sbarre, il fratello (editore Edb), a cura di Bruno Bignami e Umberto Zanaboni, con la prefazione dell’arcivescovo di Ferrara, Gian Carlo Perego, raccoglie gli scritti inediti e storici di don Mazzolari dedicati al carcere e ai detenuti.

Tra gli approcci più salienti e innovativi del “parroco d’Italia“ spicca quello a favore della giustizia riparativa che, nell’ottica d’impegnare il reo a rimediare alle conseguenze del reato commesso, mette in relazione lo stesso, la vittima e la comunità civile. Un ponte per tre pilastri, redenzione e non più mera punizione. D’altronde, avrebbe detto Mazzolari evocando la sua più celebre e dirompente omelia, persino "Giuda è mio fratello, voglio bene anche a lui".