Domenica 25 Agosto 2024

Dolci e i racconti "della povera gente di Sicilia"

Torna in libreria la raccolta pubblicata nel 1963. Fece scoprire a Carlo Levi "la forza dei piccoli"

Dolci e i racconti "della povera gente di Sicilia"

Danilo Dolci (1924-1997)

Nel centenario della nascita di Danilo Dolci, uomo di svolta epocale nelle questioni sociali, considerato il Gandhi italiano, che negli anni Cinquanta spinse intellettuali e giornalisti a guardare finalmente al mondo degli ultimi, la rilettura dei suoi racconti (usciti originariamente nel 1963), arricchiti con una Introduzione inedita di Franco Lorenzoni, rivela l’attualità e la necessità di un messaggio da affidare alle nuove generazioni. Racconti siciliani è edito da Sellerio, (postfazione di Giuseppe Barone, con uno scritto di Carlo Levi). "Questo libro – scrive lo stesso Dolci – comprende alcuni racconti più significativi che ho raccolto dal 1952 al 1960 tra la povera gente di quella parte della Sicilia in cui operiamo. Ho scelto i meglio leggibili badando a non sforbiciare liricizzando, temendo soprattutto che la scoperta critica, il fondo delle reazioni di chi legge, rischino di dissolversi in godimento estetico: tanto sono espressive, belle direi, alcune di queste voci".

Danilo Dolci partiva dal presupposto, arduo allora come oggi, che per conoscere i poveri bisognasse vivere come loro, condividerne i bisogni materiali e la condizione spirituale; e che per far conoscere i poveri bisognasse render loro la voce. Era ciò che chiamava "l’inchiesta": la bocca dei piccoli che parla. E fece scoprire, come spiegava Carlo Levi nel brano riportato a introduzione del volume, "la forza dei piccoli: l’immensa energia che si libera nel momento stesso in cui l’esistenza si realizza per la prima volta e prende, per la prima volta, coscienza di sé".