Giovedì 20 Febbraio 2025
MATTEO MASSI
Libri

Sandrone Dazieri, il nuovo romanzo indaga ricchi, arricchiti e super ricchi

L’ultimo libro dello scrittore è un thriller che spinge a riflettere sulla realtà. Colomba e Dante detective nell’alta società

Sandrone Dazieri, 60 anni, in libreria con Uccidi i ricchi (Rizzoli)

Sandrone Dazieri, 60 anni, in libreria con Uccidi i ricchi (Rizzoli)

Roma, 19 febbraio 2025 – C’è anche l’acronimo che appare sui muri e sulle vetrine dei negozi: U.I.R., che sta per Uccidi i ricchi. Oltre a essere il titolo dell’ultimo libro di Sandrone Dazieri – pubblicato da Rizzoli – è il proclama, scritto rigorosamente in maiuscolo, che appare in calce ai messaggi del sedicente A Train nel canale Telegram, cui invita a iscriversi. Perché loro – chi saranno poi ? – sono l’Esercito del Bene che si contrappone alla società dei ricchi, agli amici di Soros che fanno parte dell’establishment.

A leggerlo così tutto di un fiato si fatica a pensare che sia un thriller: finito di scrivere a settembre, due mesi dopo Luigi Mangione avrebbe ucciso il ceo delle assicurazioni sanitarie private statunitensi e sarebbe stato esaltato con felpe, slogan in Rete (e non solo) e acronimi appunto. Ma questo è. Poi ci si ridesta perché la sequenza di morti nel libro, nella realtà non c’è stata. Ma il linguaggio è quello. Che conosciamo da anni e che ha come fine ultimo la verità, da plasmare e da dare poi in pasto. Perché o non ci dicono tutto o ci dicono solo quello che ci vogliono dire (dal loro punto di vista).

Ma qual è allora la verità nell’epoca della post verità, in cui anche il sapere scientifico viene messo in discussione? Dazieri ha un merito, da sempre: riuscire a scrivere un thriller che ci porta, anche dopo averlo finito, a interrogarci su quella che è la realtà. Non più tardi di otto anni fa, in piena prima presidenza Trump, durante la presentazione di un suo libro ragionava proprio sul suo interesse nell’occuparsi di fake news, di post verità. Qualche giorno prima gli Stati Uniti erano stati scossi dalla strage di Charlotteville, in Virginia. Otto anni dopo riporta in scena, sulle pagine del suo libro, la strana coppia: l’ex vicequestore Colomba Caselli (che si troverà a collaborare con i Servizi Segreti dopo che aveva deciso di chiudere con la polizia) e Dante Torre che nel frattempo da criminologo è diventato una vera e propria star di podcast (con cui si mantiene) e in cui discetta delle origini dei crimini e di grandi casi irrisolti.

I tre morti in sequenza: Jesus Martinez, un ex calciatore del Paris Saint Germain diventato un magnate del fitness, settore specifico crioterapia (e proprio nella sua ipertecnologica criosauna viene trovato morto), il suo vicino di casa a Milano (che come Jesus tiene un appoggio in questo avveniristico grattacielo che assomiglia molto a City Life) il magnate farmaceutico Franco Muller e infine la stilista Cristina Rinaldi Moretti che firma abiti ecosostenibili ma che era stata accusata di aver fatto produrre i suoi vestiti in Bangladesh con paghe da fame.

Chi li ha uccisi? Si è scatenata davvero una lotta contro i ricchi, la lotta di classe è degenerata in violenza e in omicidio? Il senso critico di Dante, che sembra sempre o stralunato o un po’ fatto e che continua a combattere contro i fantasmi e le paure del passato, è fondamentale per la ricerca della verità. Che se è verità giudiziaria, deve essere anche oggettiva.

A un certo punto del libro si classificano i ricchi in una società in cui il capitale (e il denaro) non è l’unico elemento per stare nel club esclusivo, anzi. "Ci sono i ricchi normali – dice Dante – gli arricchiti e i super ricchi. La prima categoria è ricca di famiglia: ha proprietà, terre e liquidità da generazioni. Gli arricchiti hanno fatto i soldi con il loro business, hanno tante case e poche terre. E hanno paura di tornare poveri, sono arroganti e accumulatori. E poi ci sono i super ricchi, una novità del Terzo Millennio. Si muovono con altri ordini di grandezza. Possiedono letteralmente il nostro mondo. Hanno eserciti privati, costruiscono città nei deserti e impongono i loro gusti a tutti". E il loro potere d’influenza rischia di essere illimitato.