Firenze, 10 giugno 2024 – Non importa essere familiari con EFP o Fanfiction.net per sapere che esiste il genere della fanfiction. Nate tra gli anni ‘60 e ‘70 come subcultura, le fanfiction sono un tipo di narrativa scritto dalle fan di un libro, un film, una serie, una celebrità. Sono storie inventate su personaggi fictional o esistenti, oppure rivisitazioni di opere originali. Affermatasi e cresciuta esponenzialmente grazie a internet, la comunità di chi legge e scrive fanfiction oggi conta oltre 100 milioni di persone nel mondo. Nonostante ciò, le fanfiction sono ancora circondate da stigma e pregiudizi, e non vengono considerate seriamente un genere letterario. Come mai? Rispondono Jean-Claude, Kaoru e Steve, pseudonimi di tre ragazze italiane trentenni, autrici del podcast “fanfriction” su Spotify, dove “si leggono a vicenda fanfiction brutte”, ma non solo.
Qual è il vostro rapporto personale con le fanfiction? Quando le avete scoperte e come?
Jean-Claude risponde per prima: per lei è stato durante l’adolescenza, ed è
stata una scoperta che aveva a che fare col suo orientamento sessuale. “Nel 2005/2006 non c'era così tanta rappresentazione queer nella letteratura e nei media mainstream – spiega – per capire me stessa e quello che ero ho dovuto cercare altro, e l'ho fatto su internet. Così ho scoperto le fanfiction.” Nel mondo delle fanfiction era già molto comune rivisitare l’orientamento sessuale dei personaggi, quasi sempre etero nelle opere originali. “Ho scritto e letto tantissime fanfiction su Ginny e Hermione di Harry Potter per esempio – racconta Jean-Claude – Questo mi ha permesso di processare delle cose che non riuscivo a processare nella realtà, perché non avevo altri esempi”. “C'è sempre stata una spinta nel voler cambiare le storie che ci piacevano – spiega Kaoru – ai tempi dell’adolescenza si provava vergogna nel fare una cosa del genere, era considerato qualcosa da ‘gente strana’, come leggere i manga.” “Io ho iniziato proprio con i manga e gli anime” racconta Steve, che ha poi scoperto le fanfiction su internet come dimensione alternativa: “Trovavo storie che si incrociavano con le tematiche di cui volevo sentir parlare, quindi era un modo per avere la letteratura a mia misura”.Come mai avete deciso di farci un podcast? Come selezionate le fanfiction su cui fare gli episodi?
“Abbiamo sempre letto e discusso insieme libri brutti, fanfiction brutte – spiega Kaoru – siamo in tre e abbiamo delle idee diverse, quindi possiamo avere una conversazione a riguardo che può essere interessante da ascoltare”. Per la selezione non hanno criteri precisi, si lasciano ispirare da ciò che trovano sui siti di fanfiction. L’intento non è quello di giudicare la storia o chi l’ha scritta, ma semplicemente divertirsi e far divertire. Da quando l’anno scorso hanno dedicato un episodio a testa alla lettura e al commento delle fanfiction scritte da loro, molte persone hanno iniziato a scrivergli, proponendogli la propria fanfiction per il podcast.
Come mai avete scelto di rimanere anonime?
“Quando metti una maschera puoi essere molto più autenticamente te stessa” risponde Jean-Claude. “Così è anche più facile affrontare la rilettura delle nostre fanfiction e le critiche annesse – aggiunge Steve, spiegando che utilizzare i nickname è anche un modo per distinguere lo spazio di dialogo per il podcast dal loro spazio di conversazione privato.
Secondo voi, cosa spinge le persone a scrivere fanfiction?
“Sperimentare cose nuove, non presenti nelle opere tradizionali – risponde Kaoru – Avere la possibilità di approfondire, colmare dei vuoti. Spesso questo si fa utilizzando personaggi che già conosciamo, anche perché è difficile scrivere un personaggio o una storia da zero”. Spiegano come negli anni in cui sono cresciute loro, i personaggi principali della letteratura e delle serie tv erano tutti “fatti con lo stesso stampino”, così le fanfiction nascevano anche come possibilità di esplorarli attraverso caratteristiche o dinamiche nuove. “Harry Potter per esempio, nonostante abbia un fandom immenso, è stato scritto negli anni novanta ed è pieno di stereotipi. Per questo ci sono così tante fanfiction al riguardo” spiega Jean-Claude.
Come mai le fanfiction non vengono prese seriamente come genere letterario?
“Perchè le scrivono le donne – risponde Jean-Claude – la maggior parte almeno. Nella storia della letteratura, tutto ciò che è scritto da donne è sempre stato considerato automaticamente inferiore. Poi magari anche perché non sono viste come opere originali, dato che si utilizzano personaggi altrui, o personaggi reali.”
“L'autore di Arsenio Lupin però ha scritto un romanzo che si chiama ‘Arsène Lupin contro Herlock Sholmes’, prendendo il personaggio di Arthur Conan Doyle e utilizzandolo come nemico per il suo personaggio – puntualizza Kaoru – in realtà un sacco di opere sono state scritte rivisitando altre opere, magari non in maniera esplicita, ma è chiaro che c'è un'influenza”.
Secondo Steve, le fanfiction “fanno paura” su due piani diversi: agli autori delle opere originali e alle case editrici. “Spesso accade che le fanfiction scritte su certe opere siano scritte meglio dell'opera stessa, e sono accessibili gratuitamente – spiega – inoltre è una letteratura non regolata, è libera. Fa paura alle case editrici, perché loro stanno sotto una serie di regole molto rigide. Se diventassero più popolari, e fosse più popolare la possibilità di ricercare veramente ciò di cui si ha bisogno nella letteratura, tutte queste regole della pubblicazione basate sul profitto verrebbero meno”. Kaoru aggiunge che in “Che cos’è una fanfiction?”, saggio di Stefano Calabrese e Valentina Conti (2019, Carocci editore), si parla proprio della “gift economy” delle fanfiction: “io ti regalo una storia e tu mi regali un feedback. È un sistema fuori dal capitalismo”.
Per voi, quindi, che cos'è una fanfiction?
Per Jean-Claude è un modo per scoprire se stesse: “leggere e scrivere per me è sempre stato un modo per capirmi. È come un diario che usi per scavarti dentro, solo che è spaventoso scavarsi dentro. È più facile farlo attraverso altri personaggi e altre storie che non siano la tua”. Anche le risposte di Kaoru e Steve convergono: le fanfiction sono uno spazio personale, libero e senza regole, dove ci sono persone che non giudicano. Non è facile trovare uno spazio così.