Martedì 16 Luglio 2024
COSTANZA CHIRDO
Libri

Che cos’è “BookTok” e perché se ne parla così tanto

Da video di pochi secondi su TikTok, a intere sezioni di librerie e festival letterari. Breve storia dell’hashtag che sta rivoluzionando il mondo dell’editoria

L'app di TikTok aperta sullo smartphone accanto a un libro

L'app di TikTok aperta sullo smartphone accanto a un libro

Roma, 16 luglio 2024 – Ormai è quasi impossibile non sentirne parlare. BookTok è virale – letteralmente. L’hashtag su TikTok ha dato vita a una community di creatori – e consumatori – di contenuti da miliardi di visualizzazioni, diventando così popolare da avere un impatto concreto sul mondo dell’editoria. Sempre più librerie hanno una sezione, online o proprio fisica, dedicata ai “libri più chiacchierati sul Booktok”, e dal 2023 anche il Salone del libro di Torino ha istituito in partnership con TikTok i “BookTok Awards”. Ma cos’è di preciso BookTok?

È difficile definire chi sia stato il primo utente a utilizzare l’hashtag #BookTok, ma è successo negli Stati Uniti, nel 2020. Durante la pandemia, l’hashtag ha iniziato a emergere sulla piattaforma, apparendo nelle caption di video molto brevi in cui si parlava di libri. Recensioni, commenti, consigli, classifiche – il tutto in meno di un minuto di video. Lo scopo era fare informazione, condividere qualcosa, creare una comunità e un senso di appartenenza. E così è stato. In poco tempo, l’hashtag ha iniziato a crescere esponenzialmente – complice la breve durata dei video, e i contenuti incisiviincentrati sulle emozioni provate da chi ha letto il libro, e trasmesse ai potenziali lettori.

Nel 2021, BookTok era già un fenomeno mondiale. All’hashtag generale #BookTok che definiva la community si sono aggiunti hashtag più specifici per catalogare i contenuti, come #BookRecommendations, #BookReview, #BookHaul, #Booktokchallenge, oltre a quelli per specificare il genere del libro, se non addirittura crearne di nuovi – come il #romantasy, esploso sul BookTok italiano, nato per descrivere quei libri che sono un mix di romance e fantasy. Non ci è voluto molto, quindi, perché il mondo dell’editoria si accorgesse del fenomeno. Con miliardi di visualizzazioni per tantissimi, singoli video di pochi secondi, il BookTok ha iniziato a influenzare, se non ridefinire, le classifiche dei libri più venduti, oltre a lanciare autori, autrici, e addirittura rilanciare libri ormai usciti da anni. Così sono nate le partnership tra TikTok, case editrici e festival letterari.

L’impatto di BookTok sul settore dell’editoria è stato evidente: non solo l’hashtag ha portato a un aumento delle vendite dei titoli più menzionati sul social – è il caso di Colleen Hoover per esempio, che nel 2022 presentava ben quattro titoli nella top 10 dei best-seller negli USA – ma ha anche rivelato un’enorme potenzialità nella scoperta di nuovi titoli e autori, e soprattutto nel promuoverli. Un fenomeno che si colloca nel più ampio discorso sull’influenza sempre più grande che i social hanno sulla nostra vita, e lo rinforza. Fino a ora, nessuna piattaforma aveva avuto un impatto così grande, organico, e persistente su uno specifico settore.