Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Amazzonia in fiamme. Intrighi e violenza distruggono la foresta

L’impossibile etica d’impresa nel thriller d’esordio di Carlo Calabrò .

Amazzonia in fiamme. Intrighi e violenza distruggono la foresta

L’impossibile etica d’impresa nel thriller d’esordio di Carlo Calabrò .

"Interrompo qui questo libro che deve servire da sfondo storico a diversi studi sul potere di normalizzazione e sulla formazione del sapere nella società moderna". Sono le conclusioni a cui giunge Michael Foucault in Sorvegliare e punire (1976 edizione italiana Einaudi). L’ingegnere Florian Kaufmann, svizzero ormai stabilizzatosi in Brasile prima a San Paolo ora in Amazzonia dove è titolare di una segheria, si tiene il volume sulla pancia, l’appoggia sul tavolo. Vorrebbe finire di leggerlo, mentre la realtà attorno a lui, anche per l’equilibrio precario (il confine sottile tra bene e male, tra legale e illegale, che spesso si traduce nell’origine dei molteplici incendi che devastano la foresta), se non crolla poco ci manca. Kaufmann è il protagonista dell’esordio di Carlo Calabrò nel giallo (La meccanica di un addio, Marsilio editore). La sua segheria che poggia su un progetto etico di fare impresa in Amazzonia, a un certo punto è al centro di un gigantesco rogo: ovviamente doloso. L’indiziato principale è il vicino-nemico, il polacco Kowalski. Lui, anche per le relazioni pericolose che intrattiene, ha tutto un altro modo di intendere il fare impresa in Brasile. Prendono la scena narrativa anche altri personaggi. Arriva dalla Svizzera il perito delle assicurazioni (perché Kaufmann aveva assicurato la segheria e vorrebbe ripartire con l’ indennizzo), la moglie del perito di origini brasiliane e un paio di agenti di polizia piuttosto caratteristici quasi da sfiorare il grottesco che ritrovano un cadavere tra quello che rimane della segheria dopo il rogo. Kaufmann diventa, suo malgrado ma inevitabilmente anche per salvarsi, un investigatore.

L’indagine non è solo sul rogo e su tutto il resto, ma è un’indagine su quel tipo di società (nel senso più alto e sociologico del termine e non ovviamente economico). E con la massima del professore di meccanica razionale all’università che suona come e forse più di un monito: “Un ingegnere che sbaglia a calcolare un margine può mettere in gioco una vita”. E Kaufmann l’ha scoperto nella realtà.

Matteo Massi