Venerdì 25 Ottobre 2024

Liam Payne aveva sniffato cocaina rosa, nel sangue un cocktail mortale

Gli esami tossicologici hanno evidenziato un mix di droghe nel corpo del cantante. La tv in pezzi, l’alcol, il tubicino di alluminio: cosa ci dice la stanza d’albergo sulla sua morte

Londra, 22 ottobre 2024 – In corpo Liam Payne aveva di tutto. Secondo quanto riportano i media americani tra cui TMZ, l’esame tossicologico ha accertato che prima di morire la star degli One Direction aveva assunto diverse droghe: crack, metanfetamine e cocaina ma anche ‘pink cocaine’ (cocaina rosa), cocktail di sostanze la cui composizione può variare ma che niente a che fare con la normale cocaina. Si chiama così perché è una polvere, ‘rosa’ appunto, spesso con un sapore di fragola. Come la cocaina viene sniffata. Quella assunta da Payne era fatta di ketamina, metanfetamina ecstasy benzodiazepine. Un mix devastante con effetti euforizzanti, psichedelici, allucinogeni, ma anche ansiolitici, che potrebbero avuto un ruolo nella morte di Payne.

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L'omaggio dei fan a Buenos Aires: una ragazza con in mano una foto di Liam Payne (Ansa)

Nella stanza d’albergo di Buenos Aires da cui il cantante 31enne è precipitato erano state trovate tracce di polvere bianca e anche una sorta di tubo di alluminio, strumento improvvisato per sniffare, una bottiglia di alcol, ricette mediche di psicofarmaci. Tutto il materiale trovato è stato analizzato. Per la polvere sono stati disposti indagini ulteriori visto che non è stato ancora possibile determinarne la composizione. 

Alcune donne – prostitute – secondo una prima ricostruzione, che erano con Payne prima che precipitasse dal terzo piano, hanno confermato l’assunzione di stupefacenti. Dipendenti dell’hotel CasaSur hanno testimoniato che la sera della sua morte Payne era in preda a una “crisi psicotica”, sotto l’effetto di alcol e droghe. Le foto scattate dopo il decesso mostrano che la sua camera era devastata. Il televisore era sfasciato, altri oggetti rotti. Tutto sottosopra. 

La dipendenza da sostanze di Payne era nota. Lui stesso ne aveva parlato raccontando di come la notorietà l’aveva messo in crisi al punto da sentire la necessità di ‘anestetizzare’ la pressione. Recentemente Payne, padre di un bambino, aveva però detto di essersi disintossicato

Adesso la famiglia spero che l’inchiesta chiarisca una volta per tutte le cause della morte per potere riportare la salma nel Regno Unito. Il caso è già trattato come suicidio. L’autopsia ha infatti accertato che Payne non ha fatto niente per attutire la caduta, forse era incosciente. 

Restano da chiarire alcuni aspetti. Non ultimo: chi gli ha procurato tutte quelle sostanze killer?