Giovedì 17 Ottobre 2024

Liam Payne, cosa rivela l’autopsia: “Incosciente mentre cadeva”. Le testimonianze chiave

Stando a quanto analizzato dagli inquirenti argentini, l’ex cantante degli One Direction non avrebbe fatto nulla per proteggersi dall’impatto o per attutirlo. Era stato in solitudine per tutta la giornata

Buenos Aires, 18 ottobre 2024 – Emergono dettagli sugli ultimi tragici minuti di Liam Payne, il cantante un tempo membro degli One Direction morto due giorni fa in un hotel di Buenos Aires. E’ stata infatti condivisa la causa ufficiale della morte a seguito dell’autopsia: il 31enne ha perso la vita per i “politraumatismi” e le “emorragie interne ed esterne” dovute alla caduta dal terzo piano dell’albergo in cui stava alloggiando. Il giovane artista non avrebbe fatto nulla per proteggersi e attutire l’impatto. Si ritiene dunque che sia caduto “in uno stato di incoscienza”. Si attendono comunque i risultati degli esami “istopatologici, biochimici e tossicologici” che faranno sapere della presenza, o meno, di alcol e sostanze stupefacenti nell’organismo al momento della morte. Anche perché c’è forte dubbio che la polvere bianca trovata nella suite – che sarà analizzata – possa essere cocaina.

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La polizia forense nell'albergo CasaSur Palermo. Nel cerchio, la foto di Liam Payne tenuta da una fan durante una commemorazione (foto Ansa)

Il primo a dare l’allarme, come è noto, è stato il receptionist dell’hotel CasaSur Palermo, che ha chiamato il 911 richiedendo un intervento per un cliente che stava “distruggendo” la sua camera. Non ha nascosto neppure la paura che mettesse “a rischio la sua vita”. Pochi minuti dopo, parte la testimonianza di Josefina, impiegata in un ufficio adiacente all’albergo: “Una collega ha parlato con una massaggiatrice dell'hotel che le ha detto che c'era un uomo molto violento, sotto l'effetto di droghe e nel mezzo di una crisi psicotica. Poi sono passati alcuni minuti e abbiamo visto una tenda rossa nel cortile interno dell'hotel”. 

E’ emerso anche un quadro più chiaro di come la suite è stata ritrovata: era “in totale disordine, con vari oggetti rotti, il televisore esploso, fogli di alluminio, cera di candele e lattine e diverse risme di medicinali tra cui clonazepam, energizzanti e farmaci da banco”. A ciò si aggiunge la già citata ‘misteriosa’ polvere bianca.

Il procuratore Marcelo Roma e la sua assistente Florencia Lavaggi hanno raccolto la testimonianza di altri testimoni chiave, tra cui tre dipendenti dell’hotel che hanno avuto a che fare con Payne nella suite e due donne che avrebbero passato del tempo con lui in stanza, “ma che avevano già lasciato l’albergo quando si è verificato il fatto”. A differenza di quanto inizialmente speculato, l’ira del cantante non sarebbe stata causata da un litigio per il mancato pagamento delle prestazioni sessuali con le ragazze in questione. Dopotutto, risulta che Payne sia stato con loro la sera precedente, restando solo per tutta la giornata di mercoledì, fino alla tragica morte.